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Il nome dell’ex oppure il disegno che ricorda un particolare avvenimento, ormai passato. I tatuaggi piacciono e il numero di chi li sceglie è in continua crescita. Come del resto il numero di chi, dopo aver fatto un disegno sulla pelle, se ne pente e decide di fare marcia indietro, compresi i giovanissimi.
Non è facile tornare indietro
Cosa peraltro non facilissima e che richiede un notevole dispendio di tempo e di denaro. Il primo problema resta comunque quello della sicurezza. Il periodo dell’emergenza sanitaria ha visto, infatti, dilagare l’abusivismo, con un aumento preoccupante dei rischi per la salute. Tanto che gli operatori del settore di recente hanno lanciato un appello per un progetto di legge che regolamenti tutto il settore e richieda una formazione adeguata per poter esercitare la professione di tatuatore.
Può nascondere un melanoma
La denuncia è arrivata dopo il webinar ‘Il melanoma nascosto nel tatuaggio’, organizzato dall’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI). La diagnosi di melanoma, tumore della pelle particolarmente aggressivo, può essere non facile nei punti del corpo, dove la pelle è ricoperta da un tatuaggio, per via della difficoltà di individuare o valutare il neo sospetto.
Anche altri rischi
La pratica dei tatuaggi comporta anche altri rischi: il 3,3% dei tatuati ha, infatti, avuto una complicanza più o meno importante, percentuale che sale al 6,6% nel caso in cui nel disegno predominino gli inchiostri rossi o gialli. Il tatuaggio è una moda che ha contagiato il 20% della popolazione europea, pari a oltre 60 milioni di persone. «Di questi 7 milioni sono italiani, le donne sono un po’ più degli uomini » dichiara Ignazio Stanganelli, presidente dell’IMI e direttore della Skin Cancer Unit IRCCS Istituto Romagnolo per lo Studio dei Tumori. Non si conosce però il numero di quanti hanno tatuaggi estesi su ampie aree corporee che sono quelli che più facilmente possono nascondere un neo sospetto.
Più in pericolo i giovanissimi
Il tatuaggio piace in modo particolare ai minori e questo è motivo di allarme: il 7,7% di chi si è sottoposto ai tatuaggi ha tra i 12 e i 18 anni. Un dato preoccupante visto che i tatuaggi si possono eseguire solo dai 16 anni in poi e occorre comunque una liberatoria dei genitori. In questo frangente è fondamentale più che mai anche il ruolo nel campo dell’informazione fornita delle associazioni dei pazienti.
Fonti / Bibliografia
- Il melanoma nascosto tra i colori dell'Urlo di Munch, mai tatuare un neoL’IMI svolge la propria attività nel campo della ricerca scientifica e/o sanitaria in campo oncologico con lo scopo di contribuire all’approfondimento delle problematiche attinenti il melanoma
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