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È sempre in evoluzione (o involuzione, per meglio dire) tra gli adolescenti la scala dei valori e dei comportamenti. Soprattutto se si considera che il 90% considera “normale” fumare spinelli e cannabis, anche in casa. Circa il 50% lo vede fare ai propri compagni prima di entrare in classe, il 66% una volta usciti da scuola.
Una pericolosa “normalità”
Il quadro allarmante emerge da una ricerca svolta dalla Asl Roma 2, insieme alla Cooperativa Parsec, su 2.671 ragazzi di 14 scuole superiori, licei e istituti professionali del centro storico e della periferia della capitale, basata sulle esperienze di amici e compagni di scuola. L’uso regolare di cannabis è più alto tra gli studenti degli Istituti professionali rispetto a quelli dei Licei, mentre non ci sono sostanziali differenze tra le diverse aree geografiche della periferia e del centro storico di Roma. Quasi metà degli studenti intervistati (il 47,2%), dichiara che ai loro amici e/o conoscenti capita (qualche volta o frequentemente) di fumare spinelli in casa. La maggioranza degli studenti afferma poi di avere amici o conoscenti che consumano cannabis prima di entrare a scuola (51,4%) o all’uscita (66,6%). Anche in questo caso non ci sono grandi differenze tra chi frequenta le scuole del territorio della ASL Roma 2 e quelli iscritti a istituti del centro storico.
Rischi conosciuti ma ignorati
Per quanto riguarda gli effetti collaterali legati al consumo di cannabis, la percentuale di giovani che ha dichiarato di avere almeno un amico che ha avuto un malore oscilla tra il 32,8% nelle scuole di periferia e il 33,8% nelle scuole del centro città. Stesse cifre per il rischio relativo ai problemi legali o alle segnalazioni avute per il consumo di cannabis. La percentuale di chi ha dichiarato di avere almeno qualcuno degli amici che ha avuto problemi legali o segnalazioni oscilla tra il 42% nelle scuole di periferia e il 43,6% nelle scuole del centro città.