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Un tempo i nemici tecnologici degli occhi dei ragazzini erano soprattutto i computer. Oggi, la lista dei “cattivi” si è allungata moltissimo: ai pc bisogna aggiungere smartphone, tablet, televisori a schermo piatto. Che sono dannosi a priori, ma ancora di più se vengono usati in eccesso. Lo ha spiegato l’ottico britannico Andy Hepworth alla Bbc online.
Come agiscono
I dispositivi elettronici sono deleteri per una serie di motivi. Innanzitutto, la luce blu-viola tipica di questi strumenti può danneggiare la parte posteriore degli occhi, incrementando il rischio di degenerazione maculare, una delle principali cause di cecità. Inoltre, l’abitudine sempre più diffusa di non strizzare a sufficienza le palpebre durante l’uso affatica la vista. Non tenere i dispositivi alla giusta distanza non fa che peggiorare il tutto.
I numeri del fenomeno
Smartphone & co, dunque, sono già pericolosi a priori, per la vista e non solo. Il problema è che gli adolescenti ne abusano, esasperandone gli effetti nocivi. Basti pensare che secondo un sondaggio condotto in Gran Bretagna su oltre 2 mila persone, gli under 25 controllano il telefono ben 32 volte al giorno. Senza contare l’esposizione a computer, tablet e televisore.
I consigli degli esperti
Per questo gli esperti insistono sull’importanza di educare bambini e ragazzi a un utilizzo sensato di questi strumenti. È essenziale che mamma e papà non concedano massima libertà ai figli nell’impiego dei dispositivi elettronici. Se necessario, dovrebbero “sequestrarli” per qualche ora al giorno.