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Gli smartphone, un’appendice degli adulti ma anche degli adolescenti. Infatti, i teenager non si separano mai dallo smartphone, ormai diventato il mezzo per parlare con gli amici, ascoltare gli altri, avere una vita social, conoscere persone e potenziali fidanzati, scattare foto, girare video e condividerli, massaggiarsi dalla mattina alla mattina dopo con gli amici. Questo rapporto morboso tra adolescenti e smartphone dà il peggio di sé di notte. Una recente ricerca ha evidenziato, infatti, che l’adolescente medio controlla ossessivamente lo smartphone di notte, uno su 10 anche 10 volte per notte. Un vero e proprio incubo. Lo studio che ha sottolineato questa nuova ossessione dell’adolescenza, è stato condotto da Digital Awareness su un campione di 3.000 studenti inglesi tra gli 11 e i 18 anni di età.
Tutto sotto controllo
Ma cosa controllano gli adolescenti sullo smartphone di notte? Principalmente i social network, le notifiche ricevute, i tag, gli aggiornamenti di stato degli amici. Addirittura, la maggior parte dei ragazzi afferma di sentirsi stressata se non controlla i social prima di addormentarsi. Ma nemmeno questo basta, il pensiero è talmente ossessivo da obbligare il cervello dell’adolescente a risvegli continui. Alcuni ragazzi, invece, accendono lo smartphone di notte per ascoltare musica, guardare video e film.
I genitori ignorano la situazione
Mamme e papà, a quanto pare, non sono al corrente di questa pessima abitudine notturna dei figli, tanto simile a una dipendenza seria. E altrettanto serie sono le conseguenze: i ragazzi dormono poco e male, con il risultato di un più basso rendimento scolastico, associato a un maggior numero di casi di emicrania, problemi alla vista, alterazioni del sistema nervoso, stanchezza.
Detox digitale
A tal proposito, esperti ed educatori invitano i ragazzi e le loro famiglie a intraprendere un vero e proprio percorso di detox digitale. Ciò significa spegnere lo smartphone un’ora prima di andare a letto e sistemarlo in un’altra stanza, non certo a portata di mano. Utili anche le app che monitorano il tempo trascorso al cellulare o quelle che permettono di personalizzarne l’uso, magari silenziando le notifiche.