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Il ministro della Salute, Renato Balduzzi, con una recente ordinanza, ha innalzato il divieto di vendita delle sigarette elettroniche con presenza di nicotina da 16 a 18 anni. Viene così modificata l’ordinanza dello scorso settembre, che resta in vigore fino al 23 aprile. Dopo quella data e fino al 31 ottobre il divieto di vendita vale così per i minori di 18 anni.
Questione di coerenza
La nuova ordinanza, spiega il ministero in una nota, si è resa necessaria in coerenza con la norma del decreto Balduzzi, che dal 1° gennaio alza a 18 anni il limite di età per la vendita dei prodotti del tabacco. Le sanzioni per l’inosservanza dell’ordinanza sono le stesse previste dal decreto Balduzzi per la vendita di prodotti del tabacco a minori di 18 anni.
Uno studio dell’Iss
Balduzzi aveva chiesto all’Istituto superiore di sanità (Iss) un parere in merito alla valutazione del rischio connesso all’utilizzo delle sigarette elettroniche, in particolare sui minori, sulla base degli ultimi aggiornamenti scientifici. L’Istituto superiore di sanità ha così condotto uno studio dal quale è emerso come, anche per i prodotti a bassa concentrazione, la dose quotidiana accettabile di nicotina, determinata dall’Agenzia europea per la sicurezza alimentare (Efsa), è superata anche solo con un uso moderato delle sigarette elettroniche.
Adolescenti più a rischio
Tale evidenza è ancora più significativa negli adolescenti. Quindi non si possono escludere effetti dannosi per la salute. Il ministro Balduzzi ha chiesto quindi un ulteriore parere al Consiglio superiore di sanità (Css). In particolare, il Consiglio superiore di sanità dovrà valutare lo studio condotto dall’Istituto superiore di sanità in merito alla pericolosità delle sigarette elettroniche nonché stabilire se le sigarette elettroniche, e le ricariche contenenti nicotina o altre sostanze, possano ricadere nella definizione di “medicinale per funzione”, pur in assenza di un’esplicita destinazione d’uso in tal senso da parte del responsabile dell’immissione in commercio. Il Css ha iniziato l’esame della questione il 19 marzo scorso.