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Un’indagine britannica ha rivelato che i giovani che fanno uso di sigarette elettroniche hanno una maggiore probabilità di fumare in seguito quelle tradizionali.
Coinvolte 20 scuole inglesi
Quasi 3.000 giovani del Regno Unito hanno partecipato allo studio, pubblicato su Tobacco Control, autorevole rivista del British Medical Journal. L’équipe di ricercatori, capitanata dal professor Mark Conner dell’Università di Leeds, ha indagato le abitudini relative alle sigarette elettroniche di 2.836 adolescenti() tra i 13 e i 14 anni, coinvolgendo un totale di 20 scuole inglesi. È emerso che una parte degli studenti aveva già fumato tabacco, mentre il 16% del campione aveva già sperimentato le e-cig; solo i restanti 2/3 non aveva mai fumato. Dodici mesi dalla prima raccolta dei dati, i giovani sono stati nuovamente interrogati sull’uso del tabacco, includendo anche le abitudini di amici e familiari e controllando i quantitativi di monossido di carbonio nel respiro.
Spingono verso il fumo “vero”
È risultato che chi aveva provato a fumare le sigarette vere aveva fatto uso in precedenza delle sigarette elettroniche. In particolare, il 34% del campione, contro il 9% dei ragazzi che non avevano mai toccato una sigaretta. I ricercatori hanno dunque concluso che i giovani che avevano provato le sigarette elettroniche avevano una maggiore probabilità di passare alle sigarette tradizionali.
La situazione in Italia
Per quanto il nostro Paese, come sottolinea il dottor Roberto Boffi, pneumologo della Fondazione Irccs Istituto Nazionale dei Tumori (INT) di Milano, non vi sono studi al riguardo. Tuttavia, i dati del consumo di e-cig non sono incoraggianti. Inoltre, nonostante facciano meno male delle sigarette tradizionali, quelle elettroniche non sono innocue e sarebbe quindi scoraggiarne l’uso.