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Un tempo, per avere informazioni sul sesso i ragazzi si rivolgevano agli amici. Oggi preferiscono internet. Lo rivelano i risultati del Progetto andrologico permanente nei giovani di Padova e provincia, condotto dal team di Carlo Foresta, andrologo ed endocrinologo dell’Università di Padova.
Giovani utenti triplicati in dieci anni
La ricerca ha coinvolto 7.257 giovani. A tutti è stato chiesto di rispondere a dei questionari relativi alle proprie abitudini sessuali. Dall’analisi dei risultati è emerso che, oggi, la principale fonte di informazioni sul sesso è rappresentata da internet. Un tempo, invece, i ragazzi si rivolgevano soprattutto agli amici, ai libri, ai genitori e agli insegnanti. Il web è sempre più utilizzato anche per fare cybersex o, comunque, per avere esperienze sessuali “virtuali”. In 10 anni il numero dei ragazzi che si rivolge alla rete per questo scopo è praticamente triplicato. Oggi, l’85% degli adolescenti naviga sui siti internet che permettono un approccio diretto con il sesso. E con una frequenza significativa: in media la permanenza su questi portali è di 45 minuti alla settimana.
Pochi usano il preservativo
L’indagine rivela, inoltre, che quasi il 60% dei diciottenni intervistati ha già avuto esperienze sessuali, spesso rischiose. La maggior parte dei ragazzi, infatti, non utilizza il preservativo, adottando comportamenti pericolosi, che espongono alle malattie sessualmente trasmesse. Il preservativo, infatti, resta l’arma di prevenzione più efficace nei confronti dell’Hiv, ma anche delle altre infezioni trasmesse attraverso il sesso.