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Come emerso dal recente evento “Cosa ci dice il cervello”, promosso da Angelini Pharma nell’ambito del progetto “Headway 2023”, i disturbi della mente hanno nel 50% dei casi un’origine molto precoce, formandosi che i pazienti abbiano compiuto i 15 anni di età.
Salute mentale, un quadro allarmante
La diffusione così precoce dei disturbi mentali già negli adolescenti è una scoperta preoccupante, accompagnata dall’allarmante pochezza del numero di diagnosi, dallo scarso accesso alle cure da parte dei giovani, ma anche dalla mancanza di una banca dati nazionale, da un alto tasso di dispersione dei pazienti e dall’azione devastante del Covid-19.
Insomma, il quadro creatosi attorno ai problemi di salute mentale non è per nulla roseo e, con la pandemia da Covid-19, molti giovanissimi sono stati costretti a un forte impatto psicologico derivato dalla reclusione e dalla necessità di seguire le lezioni solo online.
Come evidenziato dal “Mental health Index” condotto da “The European House Ambrosetti” su scala continentale, la salute mentale in Europa è sempre più un problema che interessa i giovanissimi. La ricerca ha, infatti, evidenziato come tra bambini e adolescenti, ben 2 su 3 siano a forte rischio depressione per via del Covid-19.
Che cosa possono fare i genitori
Importante è ricordarsi come i social in cui cercano spesso rifugio i ragazzi, siano luoghi virtuali tutt’altro che innocui per la salute mentale e, anzi, terreno fertile per tossiche e rischiose dinamiche. Il web può portare a sviluppare depressione e altri problemi psichici.
Occorre dunque iniziare a parlare di questi problemi e sostenere i giovani nel loro percorso per superare e scongiurare l’insorgere di problemi mentali, ancora troppo spesso un tabù nella nostra società. Dopo la pandemia da Covid-19 questo è ancora più importante.