Argomenti trattati
La psoriasi è una malattia invalidante che si presenta come uno stato di instabilità di crescita dell’epidermide. Numerosi bambini e adolescenti ne soffrono. Secondo le stime dell’Oms (Organizzazione mondiale della sanità), la psoriasi colpisce lo 0,7% dei bambini, con pesanti effetti di tipo psicologico e relazionale. È importante, perciò, che i piccoli pazienti vengano seguiti in centri specializzati.
Prima dei sedici anni
Nel 40% dei casi la psoriasi compare prima dei 16 anni. Se la malattia si afferma in età pediatrica può aggravarsi in età adulta. Il problema è che il trattamento è assai limitato perché i farmaci utilizzati per gli adulti non possono essere usati nei bambini. Per affrontare il problema, un gruppo di ricercatori italiani ha elaborato il progetto “La psoriasi: una patologia cutanea multiorgano. Nuovi paradigmi e strategie di tutela assistenziale”.
Effetti psicologici e relazionali
La psoriasi può incidere in modo importante sulla qualità della vita negli adolescenti, anche per il disagio e l’isolamento causati dalla vergogna delle macchie cutanee e le discriminazioni di chi la ritiene contagiosa. “Le lesioni tipiche della psoriasi possono avere un impatto invalidante sul fisico e sulla psiche, proprio perché spesso interessano zone visibili come volto e mani – spiega Anna Belloni Fortina, responsabile della Dermatologia pediatrica dell’Azienda ospedaliera-Università di Padova -. Nelle persone affette da psoriasi in età pediatrica è particolarmente importante l’impatto della patologia sulla sfera emozionale. I bambini e i ragazzi possono manifestare maggior disagio per la propria condizione, soprattutto nel periodo adolescenziale. Il confronto con i coetanei, a scuola, al mare, in piscina o palestra, nella vita quotidiana al chiuso o all’aria aperta, può essere particolarmente difficile, portando spesso i giovani a nascondere le zone colpite per non essere additati o peggio allontanati dagli amici o dai compagni. Per questo motivo gli adolescenti colpiti da psoriasi necessitano di maggiori rassicurazioni”.
I numeri del problema
Secondo i dati a disposizione, la psoriasi colpisce in Italia lo 0,37 per cento dei bambini tra 0 e 9 anni a poco più dell’1 per cento dei ragazzi tra i 10 e i 18 anni. “È una malattia infiammatoria cronica che, specie in età pediatrica, ha una notevole variabilità per quanto riguarda il decorso, la severità e la durata – prosegue Fortina -. Sappiamo anche che nella sua forma congenita è molto rara e nel 30-40 per cento dei casi registrati fra gli adulti l’esordio della malattia avviene prima dei 16 anni. Sebbene poi le cause di questa malattia non siano ancora del tutto chiare, la familiarità, specie in parenti di primo grado, sembra essere un fattore importante, visto che è presente nel 30-60 per cento dei casi”. Alcuni studi confermano, infatti, se uno dei genitori è affetto dalla psoriasi, nel 10 per cento dei casi anche il figlio lo sarà, mentre se mamma e papà soffrono di questo disturbo, c’è una probabilità su due che il proprio bambino ne soffra.