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È un’eventualità che nessun genitore vorrebbe mai prendere in considerazione. Eppure, non è affatto remota: l’arresto cardiaco non è un evento che riguarda solamente adulti e anziani. Può colpire anche i ragazzi. Per questo, sarebbe importante che tutti gli studenti italiani sapessero come intervenire in caso di emergenza: considerato che la scuola è il luogo dove trascorrono gran parte del loro tempo, dovrebbero conoscere le procedure di primo soccorso da attuare nel caso in cui un loro compagno stesse male. A ricordarlo sono Skuola.net e IRC (Italian Resuscitation Council).
Un evento che pochi sanno fronteggiare
Sono in pochi i giovani che saprebbero come gestire un arresto cardiaco. L’ha rivelato un’indagine condotta da Skuola.net, in collaborazione con IRC, su un gruppo di circa 10mila ragazzi. Tutti sono stati invitati a rispondere a delle semplici domande ed è emerso che solo 1 su 3 sarebbe in grado di comportarsi correttamente in caso di emergenza. Come? Per prima cosa, chiamando e scuotendo leggermente il compagno. E, nel caso in cui la situazione non migliorasse, piegandogli la testa all’indietro, sollevandogli il mento e controllando la respirazione, (osservando cioè se il suo torace si alza e si abbassa. Tutti gli altri brancolerebbero nel buio, ignorando le tecniche basilari di primo soccorso. Addirittura il 9% ha dichiarato che entrerebbe in panico, mentre il 18% che prenderebbe a schiaffi l’amico per risvegliarlo. Il 38% del campione intervistato chiamerebbero subito i soccorsi, senza però tentare prima di capire l’entità del problema.
Molti vorrebbero più informazioni
A fronte di questa situazione gli esperti insistono sull’importanza di preparare i ragazzi e di insegnare loro le misure di primo soccorso a scuola. Del resto, sempre dall’indagine si è visto che il 92% degli studenti italiani vorrebbe saperne di più ed essere adeguatamente preparato. “Insegnare la rianimazione cardiopolmonare nella scuola italiana è un segno di civiltà per un Paese che vuole restare al passo con le Linee guida internazionali di settore” ha affermato Andrea Scapigliati, presidente di Italian Resuscitation Council.