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L’età in cui arriva lo sviluppo sessuale negli adolescenti dipende da quando ha raggiunto la pubertà la loro mamma. E questo non vale solo per le figlie femmine, ma anche per i maschi. A trovare il filo conduttore tra la pubertà materna e quella della prole è uno studio danese condotto dai ricercatori dell’Università di Aarhus e pubblicato sulla rivista medica Human Reproduction.
Tale mamma, tali figli
Per giungere a questi risultati i ricercatori danesi hanno seguito quasi 16mila bambini fino e oltre il raggiungimento della pubertà, tenendo traccia del loro percorso di crescita e raccogliendo informazioni circa lo sviluppo sessuale delle loro madri: hanno così trovato coincidenze temporali tra la pubertà materna e quella dei figli indipendentemente dal sesso, rilevando così che anche i maschi seguono le orme materne relativamente alla tempistica della maturazione sessuale.
Il legame anche con i figli maschi
Dallo studio è emerso che nei ragazzi nati da donne con sviluppo precoce avvengono mediamente prima rispetto ai coetanei i segni dello sviluppo sessuale come la comparsa dei peli nella zona ascellare e pubica, il cambiamento della voce, l’allungamento delle ossa, l’eventuale comparsa dell’acne e la prima eiaculazione. Allo stesso modo, la maturazione sessuale maschile si verifica in ritardo se anche la pubertà materna è a sua volta avvenuta più tardi.
Questione di genetica
I ricercatori spiegano che “i risultati dello studio lasciano supporre la presenza di alcune informazioni su base genetica che assicurano questa continuità da una generazione all’altra”, e precisano che con il loro lavoro si sono limitati a registrare il fenomeno senza, però, giungere a individuare una relazione causa-effetto.