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I disturbi del comportamento alimentare si manifestano sempre più precocemente. In alcuni casi a partire dagli 11-12 anni e, purtroppo, a volte anche prima. Le bambine soprattutto, ma anche i maschietti, iniziano sempre più spesso ad avere problemi col cibo a partire dalla preadolescenza. A fare il punto sui disturbi del comportamento alimentare è Annalisa Venditti, psicologa del Gruppo Ini, Istituto neurotraumatologico italiano.
Si inizia alla scuola media
Anoressia e bulimia sono due disturbi del comportamento alimentare legati al controllo del peso. Nel primo caso il disturbo si manifesta mediante una restrizione patologica alimentare che porta a un forte dimagrimento, mentre nel secondo con mangiate incontrollate cui seguono comportamenti cosiddetti “compensativi” (come vomito, abuso di lassativi/diuretici, sport estremo) per eliminare l’eccesso di calorie introdotto. “Soprattutto anoressia e bulimia colpiscono maggiormente le donne e l’esordio è più frequente nell’adolescenza – spiega l’esperta -. L’età però si sta abbassando e i primi problemi iniziano già con l’ingresso alla scuola media”.
La vigoressia
Anche i ragazzi non sono più immuni dai disturbi del comportamento alimentare: “sono sempre più attenti al fisico – spiega la psicologa -, alla ricerca ossessiva di un certo tono muscolare, alle prese con allenamenti e con calcoli della massa magra, oltre che con diete ipocaloriche e iperproteiche, regimi alimentari dannosi per ottenere un fisico muscoloso cui spesso si aggiunge l’uso di sostanze illegali per raggiungere l’obiettivo. In questo caso parliamo di vigoressia, nota anche come anoressia reversa”.
I campanelli d’allarme
Sono diversi i comportamenti-spia che devono indurre i genitori di figli adolescenti (ma anche di qualche anno più piccoli) a non abbassare la guardia: un improvviso controllo estremo del cibo con paura di ingrassare; difficoltà a mangiare in compagnia, bassa autostima(), attività fisica eccessiva, scomparsa di grandi quantità di cibo e ritrovamento in posti anomali, rituali alimentari particolari, estrema selettività alimentare.