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In passato l’unica trasgressione concessa ai ragazzini era sfogliare le pagine di una rivista porno comprata con la compiacenza di un edicolante indulgente. Oggi, il rapporto fra pornografia e adolescenti è molto più diretto. Grazie al web, i giovani hanno praticamente libero accesso a un database infinito di immagini, film, racconti hard. E, infatti, iniziano molto presto a fare esperienza diretta con una realtà troppo grande per loro. La conferma arriva da una recente ricerca condotta da un gruppo di studiosi britannici, della charity ChildLine.
Già a 12 anni
Il sondaggio ha coinvolto 700 ragazzini di età compresa tra i 12 e i 13 anni. Tutti sono stati invitati a rispondere ad alcune domande riguardanti il loro rapporto con la pornografia. In particolare, gli autori hanno chiesto loro di dire se avessero mai guardato film o immagini hard, come e in che modo, se si fossero mai messi in gioco in prima persona su questo fronte e quali sensazioni avessero provato in questi casi. Lo scopo era raccogliere il maggior numero possibile di informazioni sul mondo del porno in età adolescenziale.
Ha effetti negativi sull’umore
L’analisi dei risultati ha confermato le intuizioni degli esperti: la pornografia è molto presente nella vita dei ragazzi. Ben un intervistato su cinque ha già visto un film hard in rete e in molti casi gli effetti sono stati negativi. Una buona parte dei ragazzini, infatti, ha dichiarato che in seguito a questa visione si è sentito triste e turbato. “Volevo sposarmi e avere dei figli, ma dopo quelle immagini ho paura che questo non possa più accadere” ha ammesso uno dei partecipanti, mentre una ragazza ha dichiarato il timore di non riuscire a rispondere alle aspettative degli uomini e “di doversi comportare come una pornostar per essere gradita”.
Tutti i rischi
Addirittura il 12% dei giovani coinvolti nell’indagine ha postato su Facebook o pubblicato su altri social network video sessualmente espliciti. Si tratta di un comportamento molto rischioso sotto molti punti di vista. Innanzitutto, espone i ragazzi a diversi pericoli, fra cui quelli di essere notati da persone con scopi poco nobili. In secondo luogo, può rovinare la loro reputazione, anche nel lungo periodo, considerato che ciò che viene messo in rete praticamente lo rimane per sempre.
La campagna di sensibilizzazione
Alla luce di questa situazione, ChildLine ha promosso una campagna di sensibilizzazione sui rischi connessi a un’esposizione precoce e senza controlli alla pornografia. “Un video di 10 minuti ha conseguenze molto durature” ha ammesso il direttore della charity, Peter Liver, sottolineando l’importanza di educare i giovanissimi su concetti come amore, consenso, rispetto.