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Le malattie a trasmissione sessuale sono sempre più frequenti, soprattutto tra gli adolescenti. Alla loro diffusione contribuiscono l’età sempre più precoce dei primi rapporti e la conoscenza superficiale dei rischi a cui si è esposti. Tra i virus che si trasmettono sessualmente e che col tempo possono causare tumori genitali ci sono i papilloma virus. Mario Sideri, direttore del dipartimento di ginecologia preventiva presso l’Istituto europeo di oncologia, ci spiega che cosa sono e come contrastarli.
Che cosa sono i papilloma virus e che tipo di tumori possono causare?
Sono comuni abitatori delle mucose della congiuntiva (la membrana che ricopre il bulbo oculare), del cavo orale, dell’ano, del pene, della vulva, della vagina e della cervice uterina; causano tumori in tutti questi organi. La cervice è quello più suscettibile al papilloma virus, soprattutto dalla prima mestruazione nell’adolescenza; la vagina, invece, è la più resistente alla sua azione.
Come si trasmette il virus e quali precauzioni bisogna adottare?
Il virus si trasmette per contatto diretto, non va mai nel sangue. Non ci sono precauzioni da adottare, poiché la presenza virale a livello delle mucose è normale. In questo senso la presenza e la trasmissione del papilloma virus non è da considerare una malattia sessualmente trasmessa, ma un microbo a trasmissone sessuale che può essere l’origine di malattie importanti quali i tumori.
Per le infezioni della cervice uterina l’uso del preservativo diminuisce il passaggio del papilloma virus al momento del rapporto, senza però proteggere completamente; anche la circoncisione maschile offre protezione, sebbene parziale. L’unica prevenzione efficace contro l’infezione virale della cervice è la vaccinazione, in particolare prima dell’inizio dell’attività sessuale.
Quali sono i sintomi dell’infezione virale?
Purtroppo l’infezione è asintomatica.
Per quale motivo gli adolescenti, le ragazze in particolare, sono i soggetti più a rischio?
Perché la cervice uterina tra i 10 e i 20 anni è particolarmente suscettibile all’infezione virale.
Anche i maschi possono contrarre il virus e sviluppare il tumore all’apparato genitale?
Certo, proprio perché il virus abita sulle mucose di organi maschili e femminili. Il tumore alla cervice uterina, però, è il più diffuso e quindi assume una rilevanza sociale. Ci tengo a precisare che il tumore non prende origine direttamente dalla mucosa del collo dell’utero, ma da alcune alterazioni della superficie, ovvero delle macchie causate dal virus.
Queste macchie sono individuate dal pap test e la loro eliminazione chirurgica serve a prevenire l’insorgenza del tumore. Ecco perché nei Paesi in cui è stato introdotto il pap test si è verificata una drastica riduzione del carcinoma. Se poi si fa ricorso al vaccino, si previene la formazione delle macchie e si evita qualsiasi intervento chirurgico.
A chi consiglia il vaccino contro il papilloma virus e qual è l’età migliore per vaccinarsi?
Il vaccino è consigliato alle ragazzine giovanissime perché l’organo più sensibile all’azione virale è appunto la cervice uterina (collo dell’utero); quindi è bene vaccinarle nella seconda decade di vita. Il vaccino è molto potente e ha dimostrato di proteggere dall’infezione anche le donne adulte sino a 45 anni, e i maschi sino a 26 anni. Tuttavia, rispetto al carcinoma della cervice uterina, gli altri tumori sono molto meno rilevanti e quindi non si raccomanda la vaccinazione sistematica della popolazione. A livello personale, però, è bene sapere che il vaccino offre un certo grado di protezione.
Chi ha diritto a vaccinarsi gratuitamente e a che struttura ci si deve rivolgere?
Le dodicenni sono le destinatarie della campagna vaccinale gratuita promossa dalle Regioni; ogni Regione ha una propria organizzazione che in genere si serve dei centri vaccinali. Per le altre fasce di età, vi sono variazioni regionali che vanno dalla vaccinazione gratuita alla disponibilità di un prezzo agevolato per le età non comprese nella vaccinazione pubblica.
A che punto è arrivata la ricerca rispetto al vaccino: è efficace al 100% nel prevenire lesioni e di conseguenza i tumori?
Il vaccino nella fascia di età delle dodicenni ha un’efficacia del 100% nel prevenire i tumori legati ai tipi virali vaccinali 16 e 18 che sono responsabili del 70% dei tumori della cervice. Il vaccino è efficace in modo parziale anche sugli altri 12 tipi virali responsabili del restante 30% dei casi. Globalmente si stima che l’efficacia della vaccinazione si attesti introno al 80-85% dei casi.