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Le vaccinazioni contro il Papilloma virus (HPV) sono in calo. Le campagne no vax hanno avuto un effetto negativo non solo per quanto riguarda le vaccinazioni pediatriche ma anche nella prevenzione dei tumori. Negli ultimi anni, avvertono i medici, la copertura è letteralmente crollata da 79 al 59%. Si tratta di una diminuzione particolarmente significativa, considerando il breve lasso di tempo preso in considerazione.
Andamento negativo
Nel 2015 la copertura della prima dose era al 66,6%, nel 2016 era calata di 1,6 punti, prima era stata oltre il 70%. La soglia ottimale prevista dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale 2017-2019 è ben più alta: al 95% per le ragazze, per cui la vaccinazione è gratuita da anni, e una soglia graduale dal 60% per il 2017, fino al 95% nel 2019, per i ragazzi cui la vaccinazione gratuita è stata aperta in seguito. Per i maschi il rischio consiste nel contrarre alcune infezioni provocate da HPV e da alcuni rari tumori correlati, come quello del pene, dell’ano e della base della lingua. Inoltre, grazie a loro, si potrebbe raggiungere la cosiddetta “immunità di gregge”.
Un virus molto pericoloso
Il Papilloma Virus può essere molto pericoloso visto che, se non curato in tempo, può portare alla formazione di neoplasie. In particolare le zone più colpite da cancro sono la cervice e il cavo orale. Il carcinoma al collo dell’utero è il secondo tumore più frequente nelle donne dopo quello al seno; in Europa, ogni anno ci sono circa 69mila nuovi casi e 30mila decessi. A riportare tali dati è l’Organizzazione mondiale della sanità, che sottolinea come una delle principali cause di tale patologia sia proprio l’HPV, trasmesso sessualmente e asintomatico.
Una vaccinazione molto importante
La vaccinazione anti-Papilloma non è obbligatoria per legge ma il vaccino è offerto gratuitamente e sono i genitori a decidere se vaccinare i propri figli, La prima dose viene somministrata all’età di 11 anni. Il 65%, però, non termina il percorso con gli altri due richiami. Esistono circa 200 ceppi di virus HPV, ma i due (HPV 16 e 18) contro cui è stato sviluppato il primo vaccino messo sul mercato sono responsabili del 70 per cento dei casi di cancro. Stando a quanto spiegato dal ministero della Salute, il 75% degli individui viene infettato almeno una volta nel corso della sua vita, anche se nella maggior parte dei casi l’infezione regredisce da sola.