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È considerata una malattia femminile. In realtà, l’osteoporosi può colpire anche gli uomini, e fin dalla giovane età. I più a rischio? Quelli con problemi di infertilità. Questo, perlomeno, è quanto suggerisce uno studio condotto da un team di ricercatori italiani dell’Università di Padova.
Un legame del tutto inaspettato
Gli studiosi hanno scoperto che negli adolescenti maschi, fra infertilità e osteoporosi c’è un legame ben preciso. In entrambi i casi, infatti, i testicoli non funzionano come dovrebbero. Innanzitutto, producono minor quantità di testosterone, l’ormone maschile per eccellenza, responsabile dello sviluppo e della funzionalità degli organi riproduttivi maschili. Ma non solo. Dallo studio è emerso che i testicoli hanno anche il compito di formare la 25 idrossi vitamina D, la forma attiva della vitamina D. Ebbene, in caso di infertilità producono basse dosi di questa sostanza.
Il ruolo della vitamina D
La 25 idrossi vitamina D è una sostanza fondamentale per la salute dello scheletro. Infatti, facilita l’assorbimento intestinale del calcio, il minerale che conferisce robustezza alle ossa. Fino a oggi si sapeva che la vitamina D veniva trasformata in 25 idrossi vitamina D a livello epatico e renale. Ebbene, i ricercatori italiani hanno scoperto che anche i testicoli svolgono un ruolo essenziale in questo senso.
L’azione dei testicoli
Secondo la nuova ricerca, nell’uomo almeno il 40% della vitamina D viene trasformata nei testicoli. Le cellule che possiedono l’enzima per l’attivazione della vitamina sono le stesse che producono il testosterone. Ecco perché osteoporosi e infertilità maschile sono strettamente connesse. Quando il testicolo non funziona correttamente, come in caso di sterilità, l’attivazione della vitamina D è insufficiente. Di conseguenza, i ragazzi e gli uomini infertili sono a rischio di riduzione della massa ossea e osteoporosi.