Obesità infantile: i ragazzi italiani sono ai primi posti in Europa

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 22/08/2014 Aggiornato il 22/08/2014

Secondo un recente studio, in Europa l’obesità infantile è diffusa soprattutto in Italia, Grecia e Spagna

Obesità infantile: i ragazzi italiani sono ai primi posti in Europa

L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso. Non solo all’estero, ma anche in Italia, un paese considerato da sempre attento all’alimentazione e alla qualità della vita. La conferma arriva da un recente studio, condotto da un team di ricercatori spagnoli, dell’Università di Granada, in collaborazione con altri 25 gruppi di ricerca europei, e pubblicato sulla rivista Pediatrics.

La ricerca ha coinvolto oltre 3.000 ragazzi

La ricerca ha riguardato 3.528 ragazzi di nove Paesi europei. Tutti sono stati invitati a rispondere a una serie di questionari relativi allo stile di vita e sono stati sottoposti a misurazioni della capacità cardiorespiratoria, dell’agilità nella corsa, della forza fisica, del peso corporeo e dell’indice di massa corporea, un parametro in grado di identificare i soggetti con obesità. Inoltre, a tutti è stato chiesto di indossare per una settimana dei particolari strumenti, detti accelerometri, in grado di misurare gli sforzi e le accelerazioni compiute. Lo scopo era capire quanti adolescenti fossero in sovrappeso e quanti conducessero uno stile di vita sedentario.

I più magri nei Paesi del Nord Europa

Dall’analisi dei risultati, si è visto che l’obesità infantile è maggiormente diffusa fra i giovani di Spagna, Grecia e Italia. Non solo. Questi ragazzi avevano anche una forma fisica generale peggiore. A occupare i primi posti di questa speciale classifica sono stati, invece, gli adolescenti del Centro e del Nord Europa. Gli studiosi hanno concluso che i giovani italiani devono prestare maggiore attenzione alla dieta  e cercare di praticare più attività fisica per non correre rischi.

In breve

TANTE CAUSE

L’obesità infantile è un problema multifattoriale, risultato dell’interazione fra più cause: dieta sregolata, scarsa attività fisica, predisposizione genetica, disinformazione, cultura.

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Cardirene a inizio gravidanza: serve davvero?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

Il netto beneficio dell'assunzione di acido acetilsalicilico a sostegno della gravidanza non è del tutto conosciuto, tuttavia il trattamento può essere di aiuto nel ridurre la maggior frequenza di complicanze gestazionali in determinati casi.  »

Colichette in un lattantino: meglio dargli il latte senza lattosio?

06/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

Le colichette sono più o meno presneti in tutti i lattanti a partire dalle tre-quattro settimane di vita, dopodiché tendono a scomparire spontaneamente dopo i tre-quattro mesi di vita. Le manifestazioni che le caratterizzano non sono preoccupanti e non richiedono alcun tipo di intervento.   »

Bimba di sei mesi che non vuole la pappa: che fare?

04/03/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottor Leo Venturelli

All'inizio dello svezzamento non è raro che il bambino si dimostri diffidente o, addirittura, ostile nei confronti dei cibi nuovi. Per aiutarlo ad apprezzarli occorrono pazienza e qualche piccola strategia.   »

Fai la tua domanda agli specialisti