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La ricerca della perfezione, il desiderio di raggiungere determinati risultati a tutti i costi può non essere salutare. Recenti ricerche hanno evidenziato come una forma di perfezionismo sia sempre più diffusa tra i millennials diventando, a volte, patologica.
La malattia delle nuove generazioni
Secondo un’analisi di 77 studi guidata dalla Saint John university di York, nel Regno Unito e dalla Dalhousie university, in Canada, e pubblicata sulla rivista medica Personality and social psychology review, il perfezionismo è aumentato notevolmente negli ultimi 25 anni e riguarda, in egual modo, uomini e donne. Nell’indagine sono state coinvolte 25mila persone. Gli studiosi Simon Sherry e Martin Smith hanno spiegato che “il perfezionismo è aumentato dal 1990. Ciò significa che i millennials vi lottano più delle generazioni precedenti”.
Ossessione competizione
Le cause del perfezionismo dilagante sono difficili da individuare. Certamente siamo di fronte a una società sempre più complessa e più competitiva e l’ambizione e la realizzazione personale sono motivo di confronto tra pari. In questo i genitori assumono un ruolo determinante: avendo aspettative alte nei confronti dei figli ed essendo critici, possono incentivare lo sviluppo di manie di perfezione. Anche i media fanno la loro parte, proponendo ideali di bellezza e perfezione.
Il parere degli esperti
“I genitori – spiegano gli studiosi – devono essere meno critici e iperprotettivi, insegnando ai propri figli a tollerare e imparare dai loro errori, sottolineando al contempo quanto sia importante impegnarsi per ciò in cui si crede rispetto alla ricerca irrealistica della perfezione”. Bisogna amare i propri figli indipendentemente dal loro rendimento scolastico e insegnar loro che l’importante non è vincere ma partecipare.