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L’uso di sostanze stupefacenti tra i giovani è un fenomeno diffuso. La marijuana è una delle sostanze più abusate, ma quali sono le conseguenze cui vanno incontro i giovani? Risultano sottostimate e non prese in considerazione seriamente dai ragazzi. Mentre sulle conseguenze gli esperti parlano chiaro: “Nonostante si senta dire il contrario, fumare spinelli regolarmente insidia il piacere dei giovanissimi”.
Lo studio dell’università di Padova
Secondo i dati di uno studio molto approfondito condotto dall’Università di Padova i dati sull’uso di marijuana hanno fornito risultati molto interessanti. È emerso, per esempio, che il 48% degli intervistati dichiara di aver avuto esperienze con la marijuana con frequenza sporadica, almeno una volta a settimana il 25% e una volta al giorno il 12%.
Che cos’è la marijuana
La marijuana è una delle sostanze illecite più utilizzate a scopo voluttuario con conseguenze importanti. Test cognitivi hanno dimostrato, infatti, che i consumatori cronici di marijuana hanno un quoziente intellettivo inferiore rispetto ai volontari di controllo, ma le differenze non sembrano essere correlate alle anomalie del cervello, perché non esiste un legame diretto tra deficit di intelligenza e diminuzione del volume cerebrale.
L’identikit del consumatore
Sono due le tipologie di consumatori di marijuana: giovani che sono”medi e forti fumatori di sigarette e medio-forti consumatori di alcolici. Dal punto di vista andrologico, i ricercatori hanno messo in evidenza che questo gruppo presenta alterazioni della sessualità, caratterizzate soprattutto da disfunzione erettile (5,7% contro 1,8% dei non consumatori) ed eiaculazione ritardata (4% contro lo 0,6% dei non consumatori). Le caratteristiche seminologiche dei consumatori di marijuana hanno messo in evidenza, infatti, una significativa riduzione del numero degli spermatozoi e della loro motilità e morfologia.
La parola all’esperto
Commenta il dottor Carlo Foresta, direttore dell’Uoc servizio per la patologia della riproduzione umana dell’Azienda Università-Ospedale di Padova e autore dello studio: “Il regolare uso di marijuana, in particolar modo durante l’adolescenza determina effetti negativi documentati. Le ricerche sperimentali hanno ampiamente dimostrato che i recettori per i cannabinoidi sono fortemente espressi sia nel sistema nervoso centrale sia nei corpi cavernosi del pene e che la stimolazione di questi recettori inibisce la risposta erettiva”.