Argomenti trattati
Il mal di testa nei ragazzi è comune. Sotto stress per la scuola o per i ritmi elevati della vita di tutti i giorni, molti adolescenti soffrono di frequente emicrania. Stando ad alcune stime, il 4%-11% dei bambini delle scuole primarie e l’8-23% degli studenti delle scuole secondarie di primo livello palesa frequenti episodi di mal di testa. Un fastidio che condiziona le loro giornate, con dolori che possono portare a rinunciare alle normali attività.
Un metodo innovativo
I metodi tradizionali per combattere il mal di testa nei ragazzi posso spesso avere fastidiosi e pericoli effetti collaterali, anche se non sempre servono farmaci. Secondo quanto emerge da una ricerca presentata al Society of Interventional Radiology’s 2017 Annual Scientific Meeting, un innovativo metodo, già utilizzato negli adulti e che promette benefici in tempi brevi, può ora essere applicato anche ai ragazzi.
Direttamente nel naso
Il trattamento prevede l’inserimento nelle narici di un sottile filo che permette di somministrare una sostanza anestetica, di solito la lidocaina. Attraverso il foro sfeno-palatino situato nella parte posteriore della cavità nasale, il filo raggiunge un fascio nervoso (il ganglio sfeno-palatino) aiutando a lenire il dolore indotto dall’emicrania.
Risultati incoraggianti
Lo studio condotto da un team dell’ospedale pediatrico di Phoenix (Stati Uniti) ha preso in esame 200 ragazzi con frequenti problemi di emicrania, tra i 7 e i 18 anni. I risultati, su 310 trattamenti effettuati, sono stati registrati su una scala del dolore percepito, da un minimo di 1 a un massimo di 10. A dieci minuti dal trattamento, è stato chiesto ai ragazzi di valutare il livello di dolore. Le risposte hanno fatto segnare una significativa riduzione dei valori, con un ribasso medio che si è attestato intorno a poco più di 2 punti.
Alleviare, non curare
Come spiegato dal co-autore dello studio, Robin Kaye, il trattamento con il filo – che ha le dimensioni di uno spaghetto – deve essere somministrato in ambulatorio. Anche se non rappresenta una cura vera e propria per l’emicrania, i risultati hanno messo in risalto un potenziale da non trascurare, in grado di alleviare il dolore da mal di testa e migliorare la qualità di vita dei ragazzi. È una cura sicura che riduce la necessità di somministrare farmaci invasivi o avviare ricoveri per terapie endovenose.