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Il mal di testa è un disturbo che in Italia interessa ben sei adolescenti su dieci: di questi, circa il 15% sperimenta il dolore una o più volte alla settimana, le ragazze con una percentuale più che raddoppiata rispetto ai maschi (18,5% contro 8,5%). Gli impegni scolastici, gli stress emotivi e fisici sarebbero, secondo i ragazzi afflitti da cefalea, le principali cause scatenanti, alle quali per le ragazze si aggiunge il ciclo mestruale. È quanto emerge da un’indagine realizzata dall’Associazione laboratorio adolescenza e dall’Istituto di Ricerca Iard, con la collaborazione del dipartimento di Scienze clinico chirurgiche diagnostiche e pediatriche dell’Università di Pavia e della Clinica pediatrica dell’Università dell’Aquila, condotta su 2.600 studenti delle superiori.
Intensità del dolore
Dalla ricerca emerge che per il 40% degli adolescenti intervistati il dolore avvertito è considerato forte o molto forte. Quanto alla durata del singolo evento, è molto variabile: da una a diverse ore. Per un terzo del campione gli episodi di mal di testa sono associati ad altri sintomi, mentre per oltre il 70% la cefalea scoppia all’improvviso, senza segnali premonitori.
Utilizzati i farmaci
Quasi la metà (il 44%) dei ragazzi che soffre di mal di testa in modo frequente ne ha parlato con il proprio medico di famiglia e il 30% assume solo i farmaci prescritti o indicati dal farmacista. Quanto all’utilizzo di antidolorifici, i ragazzi si dividono tra chi li prende qualche volta o spesso e chi raramente o mai. Chi soffre di cefalea in modo più frequente, ricorre più spesso ai farmaci rispetto a sperimenta sporadici episodi. La maggioranza dei ragazzi colpiti dal mal di testa afferma di riuscire a convivere col disturbo senza modificare troppo le normali attività, mentre il 20% è spesso costretto a interrompere ciò che sta facendo e attendere che il dolore passi o, addirittura, ad andare a letto.
Disturbo da non sottovalutare
La cefalea, spiegano gli esperti, è un disturbo che non va mai sottovalutato, soprattutto quando si presenta in modo non occasionale e gli attacchi dolorosi risultano invalidanti. Spiega Alberto Verrotti, direttore della Clinica pediatrica dell’Università dell’Aquila: “dobbiamo far comprendere agli adolescenti che la cefalea non va mai sottovalutata e che quando gli episodi non sono occasionali, ovvero da un paio di volte al mese in su, è necessario rivolgersi al medico affinché accerti le cause del disturbo e indichi il percorso diagnostico-terapeutico più appropriato”.