È risaputo che fumare abitualmente e manifestare sintomi di depressione comporti, tra gli adulti, una minore densità minerale delle ossa. Un fenomeno, questo, che non era ancora stato oggetto di studio negli anni dell’adolescenza, quando si realizza più del 50 per cento dell’accumulo osseo. Arriva, invece, ora una ricerca che è stata condotta al Cincinnati Children’s Hospital, University of Cincinnati College of Medicine e Pennsylvania State University, i cui risultati sono stati pubblicati sul Journal of adolescent health. Obiettivo dello studio è stato verificare se le ragazze che fumano siano più a rischio di ritrovarsi con una bassa densità ossea (osteoporosi) in futuro, e quindi abbiano maggiori possibilità di fratture ossee negli anni successivi alla menopausa.
Tra gli 11 e i 19 anni
Gli studiosi hanno preso in esame 262 ragazze in buona salute tra gli 11 e i 19 anni e le hanno divise in 4 gruppi di età (11, 13, 15, 17 anni). L’obiettivo era che ogni gruppo riflettesse un numero di ragazze che fumano proporzionale alle statistiche nazionali. Ognuna è stata visitata a intervalli di tempo regolari, e la tendenza dell’accumulo osseo è stato stimato dal contenuto di minerali nelle ossa dell’intero corpo e dalla densità minerale totale della colonna lombare e dell’anca.
I ricercatori hanno scoperto che mentre le ragazze che fumano sono entrate nell’adolescenza con livelli equivalenti alle non fumatrici di densità minerale della spina lombare e dell’anca, il contenuto di minerali nelle ossa complessivo era significativamente minore via via che aumentava la frequenza delle sigarette. Si è visto che anche le ragazze con sintomi depressivi seri hanno mostrato una significativa diminuzione della densità minerale già durante l’adolescenza.