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Giovani senza precauzioni quando fanno sesso per la prima volta: il 42% delle ragazze under 25 sfidano la sorte. Ed è allarme rispetto al 2010, perché il fenomeno è cresciuto del 5%. Il grido alla precauzione arriva dai ginecologi. Perché i dati parlano chiaro. Per 4 ragazze su 10 la prima volta il sesso è senza precauzioni. I rischi? Gravidanze indesiderate, 10mila baby madri under 19 che partoriscono ogni anno negli ospedali italiani e aumento dei casi di infezioni sessualmente trasmesse.
I numeri del “sesso libero” tra i giovani
Il 42% delle under 25 italiane non utilizza nessun metodo contraccettivo durante la prima esperienza sessuale. Di queste, il 24% ricorre al coito interrotto. E solo 3 ragazze su 10 hanno ricevuto informazioni corrette riguardo il sesso da medici e insegnanti, il rimanente 70% da fonti non qualificate. È quanto emerge dal sondaggio nazionale, “Le ragazze italiane: sessualità e contraccezione”, che la Società italiana di ginecologia e ostetricia (Sigo) ha svolto su oltre mille giovani tra i 14 e i 25 anni.
Solo il 16% usa la pillola
L’indagine analizza anche l’utilizzo della pillola, scelta nell’86% dei casi per la sicurezza contraccettiva. “Ma dobbiamo promuoverne maggiormente l’uso tra le ragazze – sottolinea la professoressa Alessandra Graziottin, direttore del Centro di ginecologia e sessuologia medica del San Raffaele Resnati di Milano -. Nel nostro Paese solo il 16,2% delle donne usa regolarmente la pillola contro il 41,5% della Francia, il 28% del Regno Unito e il 27,4% della Svezia”. Ben 4 ragazze su 10 ne ignorano gli effetti positivi sul benessere femminile. “Purtroppo non si valorizzano i benefici della pillola su regolarità del ciclo, acne e irsutismo, mestruazioni dolorose e/o abbondanti, carenza di ferro nell’organismo e sindrome premestruale – evidenzia la dottoressa Graziottin -. I suoi punti di forza sono l’elevata sicurezza contraccettiva, prossima al 100%, l’alta tollerabilità, il ridottissimo impatto metabolico e la sua totale reversibilità. È fondamentale – conclude la Graziottin – educare le adolescenti a considerare il ginecologo, uomo o donna, come l’alleato più sicuro per vivere in serenità la stagione dell’amore: perché le aiuta a conoscersi e a fare una scelta contraccettiva responsabile e su misura”.
Scarsa educazione sessuale
“Se ancora troppe italiane arrivano impreparate alla prima volta, la principale causa è la scarsa educazione sessuale ricevuta – sostiene il professor Mauro Busacca, consigliere Sigo e Ordinario di ginecologia e ostetricia dell’Università di Milano -. Il risultato di questi comportamenti scorretti sono le circa 10mila baby madri under 19 che secondo l’Istat ogni anno partoriscono negli ospedali italiani. Attualmente in Italia l’educazione sessuale non è una materia scolastica obbligatoria. Da tempo, come ginecologi denunciamo questa anomalia che contraddistingue in negativo l’Italia dal resto d’Europa”.