Internetdipendenza: 300mila ragazzi colpiti

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 12/04/2018 Aggiornato il 12/04/2018

Occorre la massima attenzione agli effetti delle nuove tecnologie sulla cognitività, la memoria, l’attenzione e la socialità dei ragazzi. Alto il pericolo di internetdipendenza

Internetdipendenza: 300mila ragazzi colpiti

Nel nostro Paese quasi il 95% dei ragazzi tra i 14 e i 19 anni utilizza internet, e sono stimati in 300mila quelli tra i 12 e i 25 anni affetti da internetdipendenza (dati Istat).

Un problema mondiale

Diversi studi internazionali hanno messo in evidenza che l’utilizzo della tecnologia può diventare problematico, tra i ragazzi, in una percentuale compresa tra l’1 e il 4% circa: gli psichiatri avvertono che, sebbene l’impatto che l’uso delle nuove tecnologie e di internet possono avere in periodi sensibili dello sviluppo cerebrale come l’adolescenza non siano ancora pienamente valutabili, è bene prestare attenzione agli effetti dell’iperstimolazione tecnologica sulla cognitività, la memoria, l’attenzione e la socialità dei nostri ragazzi per evitare l’ internetdipendenza.

Conseguenze a breve e lungo termine

 Gli esperti spiegano che l’eccessivo utilizzo di smartphone, internet e videogiochi, soprattutto quando è cronico, può produrre conseguenze sia a breve termine, con distacco dalla vita reale, peggioramento nel rendimento scolastico e isolamento affettivo e relazionale, sia a lungo termine, tanto che secondo l’Istituto di Neuroscienze del Consiglio nazionale delle ricerche non è escluso che in futuro nel cervello si sviluppino, accanto ai centri del linguaggio, anche i centri per il linguaggio digitale.

Eccessivi stimoli

L’uso delle nuove tecnologie e di internet permette di osservare una profonda accelerazione dei ritmi di vita e allo stesso tempo di ridurre le distanze, comportando una modificazione dei concetti di tempo e spazio e “tutto questo comporta una sovrastimolazione sensoriale”, spiega Gemma Lacaita, Direttore socio-sanitario della Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano. “Tutti siamo sottoposti a sempre maggiori stimoli, che possono comportare importanti conseguenze sul benessere psichico individuale”.

I nativi digitali

 Come spiega Claudio Mencacci, Direttore dipartimento neuroscienze e salute mentale dell’Asst Fbf-Sacco di Milano: “Gli adolescenti di oggi sono stati correttamente definiti ‘nativi digitali’. Questa terminologia sottolinea che l’adolescente vive il proprio sviluppo identitario in un mondo in cui uno degli aspetti centrali è rappresentato dalle nuove tecnologie, internet compreso. Diviene, quindi, fondamentale cercare di comprendere quale possa essere l’effetto di questi strumenti nel percorso di modellazione cerebrale adolescenziale”.

 

 

 
 
 

In breve 

800.000 SOTTO STRETTA SORVEGLIANZA

In Italia oggi vivono circa 8 milioni e 200mila giovani tra i 12 e i 25 anni: di questi circa il 10% si dichiara globalmente insoddisfatto della propria vita, delle relazioni amicali, familiari e del proprio stato di salute. Gli esperti spiegano che è a questi 800mila giovani che bisogna prestare attenzione facilitando il riconoscimento di tutti quei fattori che possono favorire l’esordio e il mantenimento di patologie psichiche, tra cui, oltre all’uso di sostanze stupefacenti, stress e violenze e l’uso eccessivo della tecnologia.

 

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