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Il cellulare non ci lascia soli mai, nemmeno quando si dovrebbe dormire e ed è diventato una delle cause dell’insonnia. Questo oggetto, ormai di uso comune tra i giovani e spesso pure tra i bambini, può essere utile nelle incombenze della vita quotidiana, ma anche pericoloso per la salute, se usato troppo o in maniera scorretta.
Causa sonni disturbati
Lo dice la ricerca di un gruppo di pediatri statunitensi della Geisel School of Medicine di Dartmouth, intitolata, non a caso, “Messaggiami, sto solo dormendo”. Lo studio, infatti, mette in luce il fatto che non solo il 62,9% dei ragazzi tra i 12 e i 20 anni dorme con a fianco il cellulare acceso, ma soprattutto che circa 8% di questi mostra chiari sintomi di insonnia in quanto l’arrivo dei messaggini li sveglia e poi non riescono più a prender sonno.
Un problema in aumento tra i più giovani
In pratica, 6 ragazzi su 10 fanno uso notturno di smartphone e perdono ore di sonno utili al proprio fisico. Da questi primi dati emersi dallo studio scientifico è evidente che l’insonnia aumenta sempre di più e gli adolescenti sono quelli che ne risentono maggiormente a causa di un uso scorretto dei telefoni cellulari.
Esaminati 450 ragazzi
La ricerca, pubblicata su Family and Community health, è stata condotta su un campione di 454 ragazzi e ragazze che hanno compilato un sondaggio, mentre erano nelle sale d’attesa degli ambulatori medici. È risultato proprio dalle loro risposte che il 57% dei giovani tiene acceso il cellulare di notte e il 45,7% lo usa per sostituire la sveglia. Il 36,7% invia messaggi anche durante la notte, senza rispettare il riposo proprio e altrui. L’uso di questo strumento di comunicazione, che ha cambiato la nostra vita, rischia di lasciare insonni i giovani e anche i bambini che, fin dai 6 o 7 anni di età, hanno il loro personale smartphone con sé. Così si è sempre in rete, sempre collegati, sempre in contatto con tutti, soprattutto ora che siamo entrati nell’era di WhatsApp, che rende le comunicazioni ancora più facili e immediate.
Meglio spegnerlo dopo le 21
“Il nostro, seppure limitato, è il primo studio che valuta quanto il cellulare frammenti il riposo dei ragazzi e conferma quanto già ipotizzato e cioè che i telefonini riducono il sonno degli adolescenti che faticano a riaddormentarsi e possono incidere sul livello di attenzione e performance durante il giorno” hanno concluso gli autori. Già in una precedente ricerca condotta da Christopher Barnes, docente all’University of Washington era emerso che spegnere il telefonino dopo le 21.00 sarebbe l’ideale per avere un sonno profondo e “caricatore” di energia per la giornata seguente.