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Adolescenti e bambini oggi affrontano la quotidianità con meno positività. Hanno paura di crescere, di confrontarsi con gli altri, di affrontare le piccole e grandi difficoltà di ogni giorno (come un’interrogazione a scuola o conoscere un nuovo amico). A volte piccoli segnali o alcune reazioni che possono rappresentare un campanello d’allarme vengono sottovalutati. Insomma, infanzia depressa nell’era delle chat e degli amici virtuali perché i ragazzi sono in realtà più soli e incompresi.
Alti livelli di infelicità
Uno studio, condotto dalla fondazione Girlguiding su oltre 1.900 giovani britanniche ha evidenziato che l’infelicità colpisce metà del campione. A dare preoccupazione non c’è solo la scuola, ma anche i social media. Delle bambine e adolescenti coinvolte nell’indagine, solo una su due afferma di essere felice, contro il 41% di 10 anni fa. Anche Facebook, Twitter e Instagram sono fonte di stress e tristezza. In particolare, il 59% delle adolescenti afferma che i social network sono tra le principali cause di disagio, mentre per il 69% lo sono argomenti prettamente scolastici (esami e test). Tra bambine e adolescenti si registra anche un notevole aumento di casi di ansia: si passa dal 50% al 64%. E la metà delle giovani che dichiarano di essere infelici afferma pure che questo stato d’animo influisce sul benessere mentale.
Adolescenti insoddisfatte del proprio corpo
Anche per colpa di modelli estetici continuamente propagandati in tv e in Rete, il 41% delle adolescenti non è soddisfatto proprio aspetto fisico (30% nel 2009), ma sono in lieve aumento le bimbe tra i 7 e 10 anni appagate dalla propria esteriorità (salite dal 44% al 51%). Bambine e giovani sono, però, attente e curiose: il 34% tra i 7 e i 16 anni dichiara di amare lo studio della scienza (era il 24% nel 2009); il 57% tra gli 11 e 21 anni vorrebbe imparare a scuola la finanza e la gestione del denaro.