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Incidenti e infezioni respiratorie, oltre che suicidi: gli adolescenti che muoiono nel mondo per queste tre cause che potrebbero essere prevenute sono oltre 250mila ogni anno, pari a settecento al giorno. In particolare, gli incidenti stradali risultano essere la causa principale di morte nei Paesi occidentali, mentre nei Paesi a medio e basso reddito sono le infezioni a fare più vittime. I dati arrivano da un rapporto dell’Organizzazione mondiale della sanità che, esaminando i decessi tra gli adolescenti a livello mondiale, ha stimato 1,2 milioni di giovani morti l’anno, due terzi dei quali in Paesi a medio e basso reddito.
Incidenti e infezioni killer
Il report dell’Oms mette in evidenza che la strada uccide ogni anno 115mila adolescenti, soprattutto tra pedoni, ciclisti e motociclisti; le infezioni respiratorie provocano oltre 72 mila decessi, mentre i ragazzi vittime di suicidio sono circa 67mila.
Sedentarietà e sesso non protetto
Anche sedentarietà, sesso non protetto e altri comportamenti sessuali a rischio e alimentazione sbagliata rientrano tra i comportamenti assunti dagli adolescenti che hanno poi ricadute negative sulla salute negli anni successivi.
Educare alla salute
Come spiega Flavia Bustreo, vicedirettore generale dell’Oms, “gli adolescenti sono stati completamente assenti dai piani per la salute per decenni. Investimenti su questa fascia d’età non solo porterebbero ad adulti più sani e consapevoli, ma anche a generazioni future più in salute, con un enorme ritorno in termini di salute ed economici”.