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Un genitore su due ritiene che i tatuaggi dei figli possano causare problemi di salute, come infezioni e la trasmissione di malattie serie, come hiv ed epatite. Lo sostiene un gruppo di ricercatori dell’università del Michigan, che ha condotto un sondaggio sui tattoo: la metà dei genitori intervistati ha espresso perplessità sui tatuaggi dei figli.
Genitori divisi
I tatuaggi sono sempre più in voga tra i giovanissimi. Al 27% dei genitori di ragazzi tra i 16 e 18 anni e all’11% di quelli tra i 13 ed i 15 anni è stato chiesto di farne uno. Il 5% dei genitori ha detto che i figli sono già tatuati, mentre il 32% dei genitori ha un tattoo, mentre il 78% dichiara che vieterebbe al figlio di farsi un tatuaggio. Un genitore su dieci, infine, ammette che potrebbe consentire per un’occasione speciale o se fosse piccolo e nascosto.
Tanti pericoli per la salute
I più frequenti e segnalati sono:
- reazioni allergiche per le pelli più sensibili;
- infezioni batteriche da stafilococco delle ferite dovute all’utilizzo di attrezzature non sterili, che si manifestano con sintomi come rossore, dolore, gonfiore e presenza di pus;
- in assenza della dovuta sanificazione degli attrezzi, con il rischio di contrarre l’epatite B e C e l’hiv;
- comparsa di cisti o granulomi;
- utilizzo del pigmento Red 22 che con l’esposizione al sole può diventare tossico o addirittura cancerogeno per l’organismo.