Argomenti trattati
Sei studenti su cento giocano almeno una volta a settimana. Sono in prevalenza maschi e minorenni. Si inizia anche da bambini, a 10 anni, provando a “grattare” con i genitori. Sono i risultati di una ricerca condotta dallo psicologo Simone Feder che ha coinvolto 1.520 studenti delle scuole superiori, l’80% dei quali minorenni, e il 20% di età compresa tra 18 e 20 ani.
Maschi e minorenni
Il 43% degli studenti afferma di aver giocato con gratta e vinci, 20% alle scommesse, il 10% alle slot, l’8% su Internet. C’è un 6% di studenti che gioca d’azzardo tutte le settimane, la maggior parte è di sesso maschile, ma il dato ancora più allarmante è quello relativo alla frequenza di gioco giornaliera: il 13% afferma di giocare ogni giorno alle slot, il 12% su internet, il 5% scommette e il 2% compra gratta e vinci. Gioca più frequentemente e spende maggiormente in azzardo chi ha iniziato più precocemente (26% per le slot e 30% con i gratta e vinci a meno di dieci anni).
Aggirati i divieti
I luoghi in cui gli studenti riferiscono di giocare d’azzardo sono i bar e le tabaccherie, in particolare per quel che riguarda i gratta e vinci e le slot. In barba al divieto di gioco per i minorenni, c’è poi un 7% di minori che ha giocato d’azzardo in sale scommesse, fino al 26% di minorenni che hanno giocato d’azzardo in tabaccheria.
Consapevoli dei rischi ma attratti
La buona notizia è che il 92% dei ragazzi intervistati è consapevole dei rischi e ritiene infatti che il gioco d’azzardo possa creare dipendenza; tuttavia per un 20% di loro la parola azzardo è associata ancora a cose positive (fortuna, divertimento, guadagno), la stessa percentuale lo ritiene poco o per nulla pericoloso e il 35% ha riferito che non fermerebbe un amico vedendolo giocare d’azzardo. Le motivazioni che spingerebbero le persone a giocare d’azzardo sono ricondotte nel 67% dei casi alla volontà di arricchirsi, nel 16% al gusto della sfida, 15% passatempo o noia.
L’importanza dei media
Fondamentale, per la conoscenza dell’azzardo, è l’informazione. Il 32% dei ragazzi dichiara di aver appreso che giocare d’azzardo è legale e lecito in Italia proprio dai media. Il 23%, invece, tra la propria informazione da ciò che vede nei bar. Il 18% dei ragazzi intervistati riferisce di avere parenti che giocano abitualmente d’azzardo.