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Il vizio del fumo tra i giovani in Lombardia è sempre più diffuso. Viene in genere sperimentato per la prima volta dal 30% dei 15enni, mentre un consumo più frequente e abituale interessa il 22% dei maschi e delle femmine. Si tratta di una percentuale superiore alla media nazionale (20%). Secondo alcuni studi, un maschio che fuma ha 23 volte più probabilità di ammalarsi di cancro rispetto a chi non è tabagista. Per le femmine il pericolo è 13 volte maggiore. Per questo è necessario spiegare ai giovani l’importanza di adottare uno stile di vita sano.
Una campagna anti-fumo
È proprio questo l’obiettivo del progetto Non fare Autogol, la campagna promossa da Aiom (Associazione italiana di oncologia medica) al fine di spiegare agli adolescenti come evitare di ammalarsi di tumore. Di recente, si è svolta l’ottava tappa della sesta edizione di questa campagna antifumo al Liceo Beccaria di Milano. Per l’occasione il difensore nerazzurro Andrea Ranocchia ha raccontato ai giovani dello stile di vita seguito dai più importanti campioni della serie A.
Stili di vita corretti = meno malattie
Un metodo per sensibilizzare gli adolescenti, visto che il vizio del fumo tra i giovani in Lombardia è sempre più diffuso. Tra gli esperti anche il direttore dell’Oncologia Medica di Humanitas Gavazzeni di Bergamo e Segretario nazionale Aiom, Giordano Beretta, ha voluto sottolineare l’importanza di un corretto stile di vita fin da ragazzi per garantire una più ampia prevenzione oncologica. Il 40% dei casi di tumore, infatti, è causato da fattori di rischio potenzialmente modificabili. Anche Giuseppe Procopio, della Fondazione Irccs Istituto nazionale tumori e consigliere nazionale Aiom, ha aggiunto che il cancro colpisce le regioni settentrionali il 26% in più rispetto a quelle del Sud. Il vizio del fumo tra i giovani in Lombardia è, infatti, sempre più diffuso.
Un modo sbagliato di sentirsi “grandi”
Una percentuale elevata di giovani di questa regione fuma regolarmente, spesso perché il fumo regala un’aria vissuta, fa sembrare più grandi della propria età ed è associato a una sorta di iniziazione verso il mondo degli adulti. Molti, infatti, cominciano a fumare proprio al principio dell’adolescenza per dimostrare di allontanarsi sempre di più dall’infanzia. Se è controproducente per i genitori impedire ai propri figli di fumare, è importante però che metterli al corrente dei gravi rischi di salute cui possono andare incontro.