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Gli adolescenti vivono maggiore libertà, sono più precoci nelle loro esperienze di vita, purtroppo anche per quanto riguarda quelle rischiose per la salute legate all’abuso di fumo, alcol, droghe, di energy drink e sigarette elettroniche.
Il fumo “brucia” dieci anni di vita
Il fumo aumenta il rischio di incorrere nel lungo termine, in tumori, malattie del cuore e della respirazione. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della sanità, il tabacco provoca 6 milioni di morti ogni anno, purtroppo però piace sempre più agli adolescenti. Secondo i dati Doxa 2017, su oltre 11 milioni di fumatori in Italia (il 22,3%), il 12,2% ha iniziato a fumare prima dei 15 anni. I fumatori tra i 25 e i 44 anni sono il 28% mentre nella fascia d’età più giovane, tra i 15 e i 24 anni, fuma il 16,2%.
Sotto accusa anche la e-cig
Anche l’uso della sigaretta elettronica registra un aumento generale, oltre a fumo, alcol, droghe. In Europa i fumatori di e-cig sono il 2%, il 4% in Italia. Tra i 18 e i 24 anni, l’uso della sigaretta elettronica si attesta sull’1,8% di consumatori. Ma attenzione, potrebbero rivelarsi effetti nocivi nel medio-lungo termine. Al riguardo sono stati presentati i primi risultati di una Consensus realizzata dal gruppo di studio Ers (European respiratory society) sui possibili effetti nocivi causati dalla sigaretta elettronica utilizzata sempre più da adolescenti e adulti. Non ci sono ancora prove certe al riguardo, ma secondo gli studiosi sarebbe ugualmente tossica e dannosa per la salute, soprattutto per l’apparato respiratorio, per cuore e vasi, sebbene i rischi dipendano da molti fattori (marca, aroma, vaporizzatore).
Alcol: si comincia sempre prima
L’Oms raccomanda agli adolescenti fino a 16 anni la totale astensione dall’alcol, perché l’organismo non è in grado, prima di questa età, di metabolizzare gli effetti della sostanza. L’alcol causa un’iniziale euforia e perdita dei freni inibitori, ma anche perdita di equilibrio, difficoltà motorie, nausea e confusione e un utilizzo prolungato può causare malattie gravi. Il consumo di 20 g di alcol al giorno (2 bicchieri di vino) determina un aumento percentuale di rischio del 100% per la cirrosi epatica; del 20-30% per i tumori del cavo orale; del 10% per i tumori dell’esofago; del 14% per i tumori del fegato; del 10-20% per i tumori della mammella; del 20% per l’ictus cerebrale.
Droghe, no anche quelle leggere
Secondo i dati 2017 dell’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze, in Italia giovani e adolescenti tra 15 e 34 anni fanno uso di cannabis nel 19% dei casi, di cocaina nell’1,8, mentre l’1% utilizza mdma o ecstasy e lo 0,6% consuma anfetamine. In generale, le droghe di qualunque tipo alterano il funzionamento del sistema nervoso centrale e l’anatomia della massa cerebrale. Inoltre, possono provocare malattie polmonari croniche, nonché sbalzi di umore, alterazioni nei legami affettivi, un peggioramento nel rendimento scolastico e una riduzione della concentrazione.