Argomenti trattati
Il fentanyl è un oppioide sintetico, 100 volte più potente della morfina, usato per la gestione del dolore, specialmente quello oncologico, mentre in combinazione con altre sostanze viene impiegato per l’anestesia. L’Organizzazione mondiale della sanità lo ha inserito nella lista di farmaci essenziali per il trattamento dei tumori in stadio avanzato. Grazie alla possibilità di rilascio controllato con i cerotti transdermici, è diventato l’oppiaceo più comune nella pratica clinica, ma sempre sotto stretto controllo medico.
La nuova dipendenza dei giovani americani
L’abuso di oppioidi sintetici sta, però, diventando una vera e propria piaga negli Stati Uniti. L’eccesso di prescrizione e il basso costo dei medicinali hanno reso una generazione di americani dipendente dagli antidolorifici. Nel 2018 il fentanyl è stato l’oppioide che ha causato il maggior numero di morti per overdose in Usa. I derivati del fentanyl usati come sostanze stupefacenti sono più di 50: tra questi il più potente è il carfentanil, con un effetto analgesico pari a 10mila volte quello della morfina. Nei laboratori clandestini la molecola del fentanyl viene riprodotta e modificata per ottenere derivati oppiacei di diversa potenza, utilizzati per potenziare eroina, cocaina e metanfetamine. In questo modo però si aumenta il rischio overdose, perché è difficile dosare sostanze così potenti.
Il pericolo degli oppiodi sintetici
Gli oppioidi come il fentanyl stanno soppiantando le vecchie droghe tradizionali, come l’eroina. Perché costa meno, si trova in farmacia e ha un effetto fra 100 e 1.000 volte più potente. Si calcola che negli ultimi cinque anni i morti siano stati 200mila, più di quelli causati dagli incidenti stradali e prima causa di mortalità tra i più giovani. Basta inalarlo o toccarlo per caso per avere effetti collaterali. Sotto al milligrammo si possono avere giramenti di testa, vomito e problemi di coordinazione, ma sopra ai 2 milligrammi, considerata una soglia letale, si arriva al coma, all’arresto cardiaco e alla morte.
La situazione in Italia
Per il momento in Italia non c’è quasi traccia del fentanyl. Il mese scorso, però, il ministero della Salute ha diramato un’allerta riguardo il pericolo di presenza di eroina ad alta potenza ma anche derivati del fentanyl. È probabile, quindi, che ci siano stati sequestri di questa sostanza o prove della sua possibile immissione nel mercato dello spaccio: un segnale di pericolo da non sottovalutare.