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Lo sport praticato sin da bambini è importante quanto l’istruzione, fondamentale per la crescita e lo sviluppo. Ciò nonostante, alcuni genitori non agevolano i loro figli a fare attività fisica regolarmente, spesso per paura di far tralasciare loro gli impegni scolastici. Non sanno, però, che l’abitudine a praticare sport in bambini e adolescenti ha effetti positivi che permettono di raggiungere buoni risultati anche a scuola, migliorando la pagella.
Sport e apprendimento
Esisterebbe una correlazione positiva tra sport e apprendimento: i ragazzi che abbinano l’attività fisica allo studio hanno rendimento scolastico migliore e ottengono una pagella più bella. Di recente lo ha dimostrato uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’Università di Teheran e pubblicato sulla rivista medica Journal of Sport and Health Science. L’analisi è stata condotta su 56 ragazze di 15 – 16 anni divise in due gruppi e monitorate per sei settimane: il primo gruppo ha partecipato a un training, mentre l’altro ha ricevuto solo raccomandazioni sulle attività fisiche. I risultati hanno rilevato che le ragazze che hanno partecipato al training sono riuscite ad aumentare le loro performance a scuola rispetto alle altre.
Manca una cultura dello sport
In alcuni Paesi chi fa sport viene “premiato” per l’accesso all’università. Negli Stati Uniti e in altri Paesi europei (soprattutto del Nord) l’educazione fisica ha lo stesso valore di altre discipline, mentre in Italia l’attività sportiva viene considerata spesso come tempo prezioso tolto alla scuola. Serve quindi una “cultura dello sport” tanto negli operatori scolastici quanto nei genitori. Per gli adolescenti che trascorrono i pomeriggi davanti a tv e altri dispositivi digitali, praticare sport è fondamentale. Per questo, la scuola deve svolgere, insieme ai genitori, il delicato ruolo di gestire impegno scolastico e sportivo evitando il “drop out”, cioè l’abbandono dello sport preferito per motivi legati allo studio.