Argomenti trattati
L’adolescenza può portare con sé anche il lato più aggressivo di questo periodo di crescita tra i giovani e, nei casi più estremi, assume le forme del bullismo, che coinvolge in particolare i bambini tra i 7 e i 10 anni e i ragazzi tra i 14 e i 17 anni. E a fare sempre più la parte del leone sono proprio le ragazze. “Il fenomeno del bullismo è cresciuto in maniera esponenziale, ammettono gli esperti – secondo le statistiche un “bullo” su 6 è femmina. C’è bisogno di ridare regole precise ai ragazzi da parte di genitori e insegnanti”.
Bande di ragazze
Negli ultimi anni c’è stata un’enorme crescita del bullismo al femminile. “Le bande di ragazzine – le “streghe” – che perseguitano le coetanee “perbenino”, sono ormai all’ordine del giorno. Il fenomeno femminile si è decuplicato”. Secondo gli esperti le ragazze agiscono attraverso un canale che spesso non coinvolge il corpo ma è psicologico e tocca i punti deboli ridicolizzandoli. “Le ragazze, specie nell’età dell’adolescenza, appaiono più evolute e mature a livello emotivo e, quindi, più a conoscenza delle implicazioni psichiche e delle fragilità su cui si può far perno. Il bullismo diventa quindi un fenomeno meno visibile ma più subdolo”.
L’ospedale Bambino Gesù in prima linea
Per aiutare genitori e bambini ad affrontare con serenità il nuovo anno scolastico, l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma ha realizzato un focus all’interno del portale sanitario pediatrico www.ospedalebambinogesu.it. Si tratta di una piccola guida per riconoscere e affrontare i bulli e le bulle stilata dagli psicologi del Bambino Gesù.
I campanelli d’allarme
Gli esperti indicano segnali rivelatori: l’isolamento di un bambino/ragazzo, piuttosto che la creazione di gruppetti rigidi, la forte personalità di un alunno, l’osservazione delle dinamiche durante i momenti di ricreazione, possono aiutare a individuare all’interno di una classe un disagio, da cui possono derivare episodi di bullismo.