Argomenti trattati
Mixare droga e alcol è una tendenza sempre più diffusa tra i giovani. Se l’uso di sostanze stupefacenti, di sigarette ed energy drink è un problema già diffuso da diverso tempo tra i ragazzi. Ma il dato allarmante è proprio la nuova moda di mescolare varie sostanze creando miscugli talvolta letali.
Alla ricerca dello sballo
Gli adolescenti oggi cercano modi sempre più elettrizzanti per divertirsi e vogliono provare sensazioni forti e di sballo, talvolta esagerando e superando anche i limiti. L’andare fuori di testa viene visto come una normale forma di divertimento e di interazione tra amici. L’uso combinato di sostanze stupefacenti illegali (dalla cannabis fino alle smart drugs) insieme all’abuso di alcol occupa il primo posto nella classifica dello sballo del sabato sera tra i giovani di età compresa tra i 15 e i 19 anni.
Un’analisi del Cnr
Gli esperti dell’Istituto di fisiologia clinica del Cnr hanno compiuto un’approfondita analisi sul consumo di sostanze e i comportamenti a rischio tra gli adolescenti italiani. Dai dati raccolti è emerso che almeno una volta negli ultimi trenta giorni, l’1% dei giovani intervistati ha fatto uso di alcol e pasticche. In particolare, circa il 2,6% degli studenti ha dichiarato di aver consumato cocaina negli ultimi 12 mesi, mentre a farne uso regolarmente, negli ultimi 30 giorni, è l’1,5% (2,2% maschi e 0,8% femmine), cioè circa 40mila studenti. E ancora, sei su dieci, tra coloro che hanno preso cocaina almeno una volta nell’ultimo mese, hanno avuto episodi di intossicazione alcolica nello stesso periodo (in percentuale il 61% dei maschi e il 56% delle femmine), pari a 25mila studenti. Ma non è tutto.
Rischi da binge drinking
I ricercatori hanno registrato anche che l’86%, cioè circa 34mila studenti, ha avuto almeno un episodio di binge drinking, ossia bere in maniera incontrollata 5 o più drink consecutivi (85% dei maschi e 87% delle femmine). Dall’analisi dello studio del Cnr deriva anche un altro dato preoccupante: crescono i consumatori di sostanze psicoattive sconosciute, che i giovani assumono senza sapere di che cosa si tratti. Il 56% circa degli intervistati dichiara di averle assunte per non più di 2 volte, mentre il 23% ha ripetuto l’esperienza oltre 10 volte.