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Nell’immaginario comune è un problema esclusivamente dell’età adulta. In realtà, non è affatto così. La disfunzione erettile può riguardare anche i giovani e, secondo dati recenti, anche i giovanissimi. È quanto hanno svelato gli esperti riuniti nelle scorse settimane in occasione del convegno “La Medicina della Sessualità come paradigma del Benessere Globale”.
Un problema molto diffuso
Per disfunzione erettile (DE), chiamata anche impotenza, s’intende l’incapacità di raggiungere l’erezione o di mantenerla per un tempo sufficiente a completare un rapporto sessuale. Si tratta di un problema abbastanza diffuso, ma spesso ignorato perché crea imbarazzo e vergogna.
Non riguarda solo gli adulti
Tipicamente la disfunzione erettile è considerata una problematica dell’età adulta, se non addirittura anziana. Ora, però, sembra che le cose stiano cambiando. Secondo gli esperti, infatti, sono sempre più numerosi i ragazzi che ne soffrono in maniera più o meno abituale. “Un giovane ogni 20 è stato affetto, almeno una volta negli ultimi sei mesi, da disfunzione erettile” ha spiegato Emmanuele A. Jannini, presidente-eletto della Società italiana di andrologia e medicina della sessualità.
Da che cosa dipende
Le ragioni di questo fenomeno sono diverse. Innanzitutto, gioca un ruolo essenziale lo stile di vita dei giovani, spesso scorretto. A cominciare dall’alimentazione: una dieta ricca di grassi e di “cibo spazzatura” e povera di frutta e verdura può interferire con i meccanismi responsabili della malattia, facilitandone la comparsa. Anche la scarsa propensione all’attività fisica e a una vita attiva, i ritmi un po’ “sregolati”, le poche ore di sonno possono contribuire al problema. Sotto accusa anche il consumo di droghe e alcol. Le cause possono essere anche di natura psicologica: l’ansia da prestazione, cioè il timore di non essere sufficientemente all’altezza, può ostacolare l’afflusso di sangue al pene e dunque la sua erezione.