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Le dipendenze non risparmiano nemmeno i più giovani. Anzi, sono proprio i ragazzi a rappresentare una delle fasce più vulnerabili da questo punto di vista. La conferma arriva dagli esperti delI’Istituto Bambino Gesù per la Salute del Bambino e dell’Adolescente di Roma che, sul nuovo numero della rivista “A Scuola di Salute”, lanciano un vero e proprio allarme in merito al consumo di alcol e fumo e alla diffusione del gioco di azzardo fra i ragazzi.
Tutti i numeri del fenomeno
I medici del Bambin Gesù, sulla base dei dati dell’Osservatorio europeo sulle droghe, di Doxa, Istat, Nomisma e Unipol, hanno calcolato che il fenomeno delle dipendenze riguarda almeno il 15% dei ragazzini italiani. Più precisamente, hanno scoperto che:
1. il 20% dei giovani italiani di età compresa tra i 15 e i 34 anni beve abitualmente alcolici,
2. il 16% dei ragazzi fuma fino al compimento dei 24 anni;
3. il 19% dei giovani ha consumato cannabis nell’arco di un anno;
4. il 49% degli adolescenti tra i 14 e i 19 anni hanno giocato d’azzardo almeno una volta all’anno.
Che cosa possono fare mamma e papà
Prevenire e combattere le dipendenze però non è impossibile. Per prima cosa è essenziale che genitori e insegnanti siano realistici e diventino consapevoli dei pericoli cui sono esposti quotidianamente i ragazzi e degli stimoli che possono “fuorviarli”. Quindi, è bene che propongano modi sani di trascorrere il tempo libero e alternative efficaci per superare eventuali disagi e aumentare la sicurezza in se stessi, come corsi sportivi o artistici. Infine, si consiglia di non giudicare o rimproverare l’adolescente, ma cercare di ascoltarlo e di capire che cosa sta provando.
Occhio a questi segnali
È fondamentale, poi, non trascurare eventuali campanelli di allarme, magari per paura o mancanza di tempo: se, per esempio, il ragazzo fa assenze ingiustificate a scuola, mostra disinteresse verso qualsiasi attività ricreativa, ha comportamenti aggressivi, si isola, è meglio indagare.