Dipendenza da smartphone: per i giovani il pericolo è reale

Redazione A cura di “La Redazione” Pubblicato il 07/02/2018 Aggiornato il 07/02/2018

Sempre più ragazzi vivono prigionieri dei social network e gli esperti paragonano la dipendenza da smartphone a una forma di attaccamento patologico

Dipendenza da smartphone: per i giovani il pericolo è reale

I giovani e gli adolescenti attraverso lo smartphone scattano foto, ascoltano musica, vanno sui social, navigano e giocano.  Insomma, non riescono più a farne a meno. La tecnologia, dopo aver rivoluzionato il modo di comunicare, sta però rivelando l’altra faccia della medaglia: la dipendenza da smartphone.

Dati sempre più allarmanti

Ormai non ci sono più dubbi: esista una vera e propria dipendenza da smartphone: il 51% di giovani e adolescenti tra i 15 e i 20 anni non riesce a staccarsi dallo smartphone e lo controlla in media 75 volte al giorno, il 7% fino a 110 volte al giorno. È quanto emerso  da un recente sondaggio condotto online dall’associazione Di.Te. su un campione di 500 persone. Lo smartphone è diventato per molti giovani un vero e proprio prolungamento del braccio, quasi una protesi, irrinunciabile al punto che la paura di non averlo con sé diventa una vera e propria patologia: la nomofobia. Che non è il solo pericolo in agguato: ci sono anche la Fomo, ovvero la paura di essere esclusi da qualcosa, legata all’interazione dei giovani sui social network, e il Vamping: i ragazzi vanno sui social di notte chattando con i propri amici sino all’alba.

Rischio isolamento e alienazione

Chiusura sociale e rapporti familiari difficili sono tra le conseguenze più evidenti della dipendenza da smartphone: adolescenti e giovani adulti vivono reclusi volontariamente dal mondo reale. Questi ragazzi, denominati Hikikomori, in Italia sarebbero tra i 30.000 e i 50.000: “Gli Hikikomori hanno tra i 13 e i 35 anni, decidono volontariamente di vivere reclusi nelle proprie stanze, evitando qualsiasi tipo di contatto col mondo esterno, familiari inclusi. Si tratta di una sorta di auto-esclusione dalla società, le cui pressioni e richieste vengono percepite come insostenibili”, conferma Stefano Galeazzi, psicologo e responsabile della cooperativa Vivere verde onlus.

 

 

 
 
 

Da sapere!

Si dice tanto dei giovani, ma nemmeno gli adulti riescono più a fare a meno dello smartphone: il 49% degli over 35 non può rinunciare al cellulare e verifica le notifiche 43 volte al giorno; il 58% ritiene impossibile stare 3 ore senza dare un’occhiata al telefonino.

 

 

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Gli Specialisti rispondono
Le domande della settimana

Referto dell’ecografia morfologica: come capire se c’è qualcosa che non va?

28/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Se il medico che effettua l'ecografia morfologica non rileva anomalie, non ha senso arrovellarsi sul referto. Se ci fosse stato qualcosa che non va sarebbe stato comunicato. In Inghilterra non vengono rilasciati alle pazienti i risultati degli esami proprio per evitare preoccupazioni inutili a chi non...  »

Mutazioni MTHFR eterozigote e PAI 4g/4g omozigote: possono causare l’aborto?

24/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

L'interruzione spontanea di una gravidanza iniziale è quasi sempre dovuta a uno sbilanciamento cromosomico del feto e non a mutazioni che di fatto non impediscono in assoluto che una gestazione vada a buon fine, come dimostra il fatto che tantissime donne che ne sono interessate hanno figli.   »

Quinta settimana di gravidanza: non si vede l’embrione e si evidenzia un distacco

21/10/2024 Gli Specialisti Rispondono di Professoressa Anna Maria Marconi

Non è mai opportuno voler fare la prima ecografia troppo precocemente perché anziché esserne tranquillizzate si rischia di peggiorare la propria ansia. In quinta settimana difficilmente si vedono l'embrione e il battito del cuoricino, in più non si può capire bene se davvero si è in presenza di un distacco...  »

Fai la tua domanda agli specialisti