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Gli adolescenti che usano molto smartphone e altri apparecchi multimediali hanno un rischio doppio rispetto a coetanei che adoperano poco tali mezzi di sviluppare disturbi comportamentali, in particolare il cosiddetto disturbo da iperattività e deficit di attenzione (ADHD), problema che influisce sul rendimento scolastico. È solo l’ultima delle conseguenze evidenziate della dipendenza da internet. È sufficiente alzare lo sguardo e osservare ciò che succede sui vagoni della metropolitana, alla fermata dell’autobus, in un parco, su una spiaggia. La maggior parte dei ragazzi ha uno smartphone fra le mani per chattare, giocare, parlare. E la dipendenza da internet è ormai provata da vari studi. L’ultimo è stato condotto da un team di ricercatori sudcoreani, della National Information Society Agency sudcoreana, e pubblicato sul sito di Scientific American.
Studio transgenerazionale
La ricerca ha coinvolto oltre 15 mila utilizzatori di smartphone, di età compresa fra i 10 e i 54 anni. Tutti sono stati invitati a rispondere a dei questionari sull’impiego di questi dispositivi. Lo scopo era capire quanto fosse diffusa l’abitudine di stare sempre al telefono. E quanto fosse effettiva la dipendenza da internet.
4 ore al giorno al telefono
Dall’analisi dei risultati, è emerso che l’utilizzo dei cellulari di ultima generazione è sempre più comune. In media, i partecipanti allo studio stanno al telefono per quattro ore al giorno. La categoria più ossessionata dagli smartphone è rappresentata dai ragazzini: rispetto all’anno precedente la percentuale di “adepti” a questi strumenti è raddoppiata, arrivando al 25%. Ed è decisamente superiore a quella rilevata dal municipio di Seul, secondo cui gli adolescenti dipendenti sono il 16%.
Uno su quattro a rischio
Secondo gli autori un quarto degli adolescenti rischia una vera e propria dipendenza da smartphone, con un utilizzo che può arrivare anche alle cinque ore e mezza al giorno. Del resto, fra messaggini via WhatsApp, profilo Facebook da gestire, siti da controllare, videogiochi, la tentazione è davvero forte. Per questo, il problema non va affatto sottovalutato. “Il governo ha già imposto un coprifuoco ai principali giochi on line per impedire che gli under 16 li usino di notte, ora potrebbe estenderlo ai giochi per cellulari, e diffondere app che limitino l’utilizzo degli smartphone, oltre che introdurre l’argomento nelle scuole” si legge nel sito che ha pubblicato lo studio.
Tanti i rischi
I ragazzini che usano molto lo smartphone corrono vari rischi. In primo luogo, possono cadere in uno dei tanti pericoli propri della rete. Inoltre, possono isolarsi, compromettendo la propria vita sociale e anche il rendimento scolastico. Queste difficoltà, spesso, si riflettono su tutta la famiglia.