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In America lo definiscono “burden”, fardello, peso: è l’insieme di ansia e preoccupazione derivanti dalla percezione di non essere in grado di tenere sotto controllo il diabete negli adolescenti. Secondo la rivista americana Diabetic Medicine, questo è uno dei fattori principali che alzano il livello di stress in un terzo degli adolescenti con questa malattia.
Ansia e depressione
Sono 11mila gli under 16 italiani con diabete di tipo 1. Gli studi parlano di angoscia, senso di fallimento per non essere in grado di raggiungere gli obiettivi glicemici. Il livello di stress si alza raggiungendo la depressione per le difficoltà di tutti i giorni e le paure. Le ragazze, dicono le ricerche, hanno una maggiore incidenza di sovrappeso quindi tendono a mangiare meno e a non seguire la terapia.
Un aiuto dalla tecnologia
Lo stress ha un forte impatto diabete negli adolescenti, provocando picchi ipoglicemici e crolli improvvisi. Altre evidenze scientifiche dimostrano però che gli adolescenti che utilizzano strumenti per il controllo della glicemia o la gestione dell’insulina hanno livelli di stress più bassi.
Microinfusori per l’insulina
Oggi, infatti, grazie ai sistemi di microinfusione continua è possibile ovviare al disagio di iniettarsi l’insulina più volte al giorno e con il monitoraggio continuo si può avere sotto controllo in tempo reale la glicemia. Il microinfusore che fornisce la somministrazione continua di insulina, poi, consente di nuotare, praticare sport, fare la doccia, insomma di condurre una vita sociale normale. L’erogazione dell’insulina può essere cambiata in qualsiasi momento.
Glicemia sempre sotto controllo
Il sistema di monitoraggio glicemico continuo, invece, è dotato di inseritore automatico, con allarmi personalizzabili, avviso predittivo di ipoglicemia e possibilità di condivisione a distanza: consente di mettere in campo interventi preventivi e correttivi, prevenendo il rischio di complicanze.