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Inizia tutto nella prima infanzia quando la dermatite atopica, principale causa di infiammazione della pelle, colpisce circa il 15-20% dei bambini. Le sue manifestazioni sono ben note: chiazze di pelle secca e arrossata, spesso con presenza di squamette e in molti casi abrasioni e presenza di piccole crosticine dovute al fatto di grattarsi per il forte prurito.
Spesso associata ad asma e allergie
Le lesioni della dermatite atopica si localizzano soprattutto a livello del viso, nelle pieghe cutanee di gomiti e ginocchia, alle mani e piedi. Il disturbo spesso si associa a rinite allergica, attacchi d’asma e allergie alimentari. Il problema si attenua nell’adolescenza e ancor più nell’età adulta, ma i dati a disposizione dicono che in Italia si riscontra ancora un’incidenza di dermatite atopica fino all’8 % nei ragazzi over 18. A qualsiasi età il disturbo crea un forte stress, sia per i problemi di prurito e perdita del sonno che provoca, ma anche per il fattore estetico, da non sottovalutare.
Crea disagio e infelicità nei più giovani
Un sondaggio condotto dall’Association Française de l’eczema si è concentrato proprio su cosa possa significare per adolescente convivere con la dermatite atopica e qual è l’impatto per le famiglie. Lo studio è stato condotto attraverso questionari somministrati a ragazzi tra i 12 e i 17 anni e ai loro genitori. Dall’analisi dei questionari è emerso che il 36% degli adolescenti affetti da dermatite atopica nella settimana precedente al questionario si sono sentiti a disagio, infelici o tristi a causa della loro patologia. In generale comunque l’82% dei ragazzi colpiti da dermatite atopica hanno segnalato una condizione di forte disagio. I genitori, da parte loro, hanno ammesso di trascurare il benessere degli altri figli per concentrarsi nell’accudimento di quello affetto da dermatite atopica e un 11% ha dichiarato di organizzare la vita familiare in funzione della malattia del figlio.
Disturbi del sonno e qualità della vita compromessa
Secondo Luigi De Gennaro, docente di Psicobiologia e Psicologia Fisiologica e direttore del Laboratorio del Sonno dell’Università La Sapienza di Roma, si calcola che fino a un 60% di adolescenti affetti da dermatite atopica presenta disturbi del sonno che persistono persino in fase di remissione della malattia, compromettendo in modo significativo anche la qualità della vita durante il giorno. Secondo alcuni studi esisterebbe addirittura un rapporto inverso: i disturbi del sonno potrebbero essere una delle cause scatenanti della dermatite atopica. Il che suggerisce che dermatologi ed esperti del sonno collaborino nel trattamento della malattia. Sul fronte dermatologico i consigli arrivano dal dottor Piergiacomo Calzavara Pinton, già Presidente SIDeMAST (Società italiana di Dermatologia) e direttore della Clinica dermatologica degli Spedali Civili di Bescia: innanzitutto utilizzare in abbondanza e in modo costante prodotti emollienti su tutto il corpo, scegliere detergenti non aggressivi e non lavarsi di continuo.