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I fumatori rappresentano il 22% della popolazione e le sigarette sono la causa di circa il 90% dei tumori al polmone, del 75% alla testa e al collo, del 25% al pancreas. Eppure la mancanza di corretta informazione e la sottovalutazione dei reali Danni del fumo fa sì che ben un ragazzo su due sia convinto che fumare provochi soltanto tosse e mal di stomaco.
In crescita tra le ragazze
Il tabagismo è in crescita tra le ragazze tra i 14 e i 16 anni; il 56% dei fumatori italiani ha iniziato con le sigarette prima di compiere 18 anni. Sette giovani su dieci sostengono di aver cominciato per imitare gli amici e i compagni di classe. Il 7% per sentirsi più grande, il 6% perché influenzato negativamente da genitori o parenti, a loro volta fumatori. Sta di fatto che i fumatori italiani rappresentano il 22% della popolazione con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne). Più della metà (il 51%) consuma fino a 15 sigarette al giorno e l’età media in cui si comincia è di 17,9 anni (dati Doxa 2016). Questi dati preoccupanti hanno spinto l’Associazione italiana di oncologia medica (Aiom) ad andare nelle scuole per spiegare ai giovani i danni del fumo. Secondo Carmine Pinto, presidente Aiom, infatti, è a scuola che molti ragazzi iniziano a fumare regolarmente ed è importante spiegare che anche una singola sigaretta, accesa per gioco, può condannare una persona a un pericoloso vizio per tutta la vita.
Gli studenti italiani fumano di più
Gli studenti del nostro Paese sono i più tabagisti d’Europa e il 37% ha acceso almeno una sigaretta nell’ultimo mese. Carmine Pinto, presidente nazionale Aiom, ha dichiarato che le nuove leggi sono più restrittive e proibiscono le sigarette negli spazi aperti degli edifici scolastici. Del resto l’età scolare è uno dei momenti cruciali per poter intervenire in tempo, stimolando anche le scuole e trovando nuove formule di comunicazione.
Fattore di rischio per i tumori
Il fumo è uno dei fattori di rischio più importanti per l’insorgenza di tumori, in particolare quello del polmone, la neoplasia più strettamente collegata al tabagismo. Inoltre, aumenta di cinque volte il rischio di insorgenza di cancro uroteliale (26.600 italiani all’anno). Un tumore meno conosciuto, che colpisce soprattutto gli uomini (430 mila nuovi casi al mondo e 145 mila decessi ogni dodici mesi).