Dall’insonnia allo stress: i danni dei social negli adolescenti

Metella Ronconi A cura di Metella Ronconi Pubblicato il 08/10/2019 Aggiornato il 08/10/2019

Usare troppo i social network può avere un impatto negativo sulla salute mentale delle adolescenti con disturbi che vanno dall'insonnia allo stress

Dall’insonnia allo stress: i danni dei social negli adolescenti

Secondo un recente studio dello dello University College London, pubblicato su Lancet Child & Adolescent Health Journal  gli effetti delle attività svolte sui social network in un’età cruciale come quella adolescenziale non sono tutti positivi.  I danni più frequenti? Dall’insonnia allo stress.

Lo studio sui teenager inglesi

I risultati di un ampio studio condotto su oltre 12mila teenager inglesi suggeriscono che i social media in sé non sono dannosi ma l’uso frequente può interferire con quelle attività che hanno un impatto positivo sulla salute mentale, dal sonno all’attività fisica, e inoltre fa aumentare l’esposizione a contenuti pericolosi, in particolare all’esperienza negativa del cyberbullismo. Lo studio osservazionale è stato condotto tra il 2013 e il 2015 nei passaggi scolastici fra i 13-14 e i 15-16 anni. Se nel 2013 l’uso dei social era del 43% dei maschi e del 51% delle femmine, le percentuali salivano al 51% e 68% nel 2014 e al 69% e 75% nel 2015.

Più a rischio le ragazze

Nelle tre occasioni di contatto con i ricercatori è stata rilevata la frequenza degli accessi degli studenti ai social. Era molto frequente un’attività che prevedeva almeno tre momenti di accesso o controllo dei social network e delle app di messaggistica istantanea (Facebook, Instagram, Twitter, Snapchat e WhatsApp). Durante la ricerca i teenager hanno risposto a un questionario sulla salute mentale e ad alcune domande sulle loro eventuali esperienze di cyberbullismo, alle abitudini di attività fisica quotidiana, nonché al livello di felicità, ansia e soddisfazione personale. In entrambi i sessi l’uso molto frequente dei social è risultato associato a problemi, dall’insonnia allo stress con più evidenza nelle ragazze. Nel 2014 il 28% delle ragazze che usavano molto i social riferivano maggiore stress rispetto al 20% di quelle che lo usavano settimanalmente o con ancora minor frequenza.

 

 
 
 

Da sapere!

La differenza tra i sessi potrebbe essere semplicemente attribuita al maggior uso dei social da parte delle ragazze o al fatto che queste siano maggiormente vittime di cyberbullismo.  
    

 

Le informazioni contenute in questo sito non intendono e non devono in alcun modo sostituire il rapporto diretto fra professionisti della salute e l’utente. È pertanto opportuno consultare sempre il proprio medico curante e/o specialisti.

Calcola i tuoi giorni fertili

Calcola le settimane di gravidanza

Controlla le curve di crescita per il tuo bambino

Elenco frasi auguri comunione

Elenco frasi auguri compleanno

Elenco frasi auguri cresima

Calcola la data presunta del parto

Le domande della settimana

Mutazione MTHFR: bisogna assumere eparina e cardioaspirina quando inizia una gravidanza?

04/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Augusto Enrico Semprini

La mutazione MTHFR non influisce in modo negativo sulla gravidanza e non richiede cure particolari a salvaguardia della gestazione.   »

Test di Coombs negativo dopo l’immunoprofilassi: perché?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

Dopo l'immunoprofilassa il test di Coombs deve risultare positivo, a conferma che l'iniezione ha determinato l'effetto voluto. Se risulta negativo è opportuno appurarne la ragione.   »

Benzodiazepine in 34^ settimana di gravidanza: ci sono rischi?

03/11/2025 Gli Specialisti Rispondono di Dottoressa Elisa Valmori

È di gran lunga preferibile sospendere l'assunzione del Lorazepam prima del parto, in quanto il nascituro potrebbe andare incontro a crisi di astinenza della durata di circa 48 ore, proprio come accade per gli adulti. Ma l'alternativa c'è: è rappresentata dalla Quetiapina sicura in gravidanza e anche...  »

Broncospasmo in un bimbo di 3 anni: conviene fare il vaccino antiinfluenzale?

27/10/2025 Gli Specialisti Rispondono di Professor Giorgio Longo

La vaccinazione antiinfluenzale non è responsabile di broncospasmi. Le “bronchiti asmatiformi” ricorrenti sono tipiche dell’età prescolare, dell’età della socializzazione, quando i bambini inevitabilmente si passano uno con l’altro i virus di stagione (fondamentali per far maturare il bagaglio di difese...  »

Fai la tua domanda agli specialisti