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La pandemia purtroppo non ha fermato l’abuso di droga, anzi il consumo è aumentato. Non solo per quanto riguarda eroina e cocaina, tra gli adolescenti sta crescendo l’abuso di oppioidi, ansiolitici e sostanze sintetiche non meno pericolose.
Gli stupefacenti si comprano su internet
Secondo la Relazione annuale 2020 della Direzione Centrale dei Servizi Antidroga l’utilizzo di stupefacenti è in crescita. C’è una gran massa di nuove sostanze psicoattive o NPS, a cui si aggiungono la cannabis in tutte le sue forme e medicinali come benzodiazepine, oppioidi o antidepressivi da aggiungere al mix, per acquisti che si possono fare sempre più spesso su internet. Per questo l’isolamento a casa non ha intaccato il mercato, anzi.
Il disagio, soprattutto degli adolescenti, è aumentato ed è cresciuto il tempo passato sul web, dove è sempre più facile trovare droghe o farmaci. Sempre più spesso i venditori promuovono la loro merce su social o piattaforme che nascono per altri scopi, come videogiochi o forum; poi per la transazione ci si sposta sulle chat, pochi passaggi e il pacchetto con le sostanze arriva a casa, in forma del tutto anonima.
La solitudine dei ragazzi
Contrastare il traffico sta diventando quindi ancora più complicato, mentre la domanda non accenna a scendere, complici i prezzi bassi delle dosi e soprattutto la solitudine e il malessere dei ragazzi, acuiti dalla pandemia.
Secondo i dati della Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza gli operatori sul campo spiegano che il fenomeno è in continuo aumento e l’età si è abbassata sempre più, arrivando a coinvolgere quelli che sono in realtà poco più che dei bambini e hanno tra gli 11 e i 14 anni. I servizi pubblici attualmente esistenti hanno carenze importanti e grande difficoltà perché sono pochissimi i giovani che vanno nei centri spontaneamente. La fascia degli adolescenti è soggiogata anche dalle sostanze “legali”: alcol, analgesici oppiacei, benzodiazepine ed altri psicofarmaci che vengono assunti in mix. Si tratta del cosiddetto policonsumo, il comportamento maggiormente più a rischio per gli adolescenti.