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La scuola è una delle cause frequenti di mal di testa, anche emicranie con i classici attacchi pulsanti. Questo secondo i dati diffusi da Bruno Colombo, coordinatore del Dipartimento di neurologia-Centro cefalee, all’Irccs San Raffaele di Milano, al congresso nazionale di Paidòss, l’Osservatorio nazionale sulla salute dell’infanzia e dell’adolescenza.
Le bambine sono le più colpite
La cefalea interessa, nel nostro Paese, fino a 8 ragazzi su 10. È la fotografia degli adolescenti italiani, per cui l’inizio dell’anno scolastico rappresenta l’avvio di una serie di malesseri: attacchi di emicrania, nausea e vomito. Condizioni che, stimano gli esperti, possono colpire anche tre volte nello stesso mese e arrivano a costringerli a casa per una settimana ogni anno, una percentuale di assenze superiore a quella causata dall’influenza o dalle malattie bronchiali. Prevedibili, di conseguenza, sono le ricadute sul rendimento scolastico: la concentrazione cala e le difficoltà di apprendimento aumentano, insieme a stress e disturbi dell’umore. Negli adolescenti la frequenza degli attacchi si assesta tra il 5 e il 10% per i maschi e tra il 10 e il 20% per le ragazze. Il rischio, inoltre, è maggiore per i figli di genitori emicranici che, nel 60% dei casi, ereditano il problema.
I campanelli d’allarme
L’emicrania nei bambini è difficilmente individuabile, ma ci sono alcuni campanelli d’allarme che possono aiutare i genitori, soprattutto nel caso di bambini piccoli, spesso non ancora in grado di manifestare il proprio malessere. Quali sono i segnali da non trascurare? Se il bambino sta in disparte, è infastidito dalle luci e dai rumori e vuole stare a letto, il genitore deve sospettare qualche malessere. Lo stesso vale per sintomi quali nausea e vomito ricorrenti, se non dipendono da una causa alimentare.
Nutraceutici e alimentazione
Per sconfiggere il mal di testa dello studente, è opportuno condurre uno stile di vita salutare e seguire un trattamento precoce a base di rimedi nutraceutici. I composti più utili ed efficaci, in grado cioè di ridurre la frequenza degli attacchi di mal di testa e emicrania e la loro intensità, e molto ben tollerati, si sono dimostrati quelli contenenti magnesio, vitamina B2, coenzima Q10 ed estratti di alcune piante, in particolare il partenio e il gilko biloba. Il mal di testa si combatte anche con l’alimentazione. Occorre evitare gli alimenti che scatenano l’attacco emicranico, come il cioccolato, gli insaccati e i crostacei. Prima di andare a scuola bisogna fare colazione: in questo modo si prevengono i cali ipoglicemici che stimolano le crisi emicraniche. Infine, si consiglia di praticare attività fisica per almeno 30 minuti al giorno e di dormire non meno di 8-10 ore a note.