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Che tra fratelli si bisticci un po’ è del tutto normale. Ma talvolta le schermaglie non sono così innocenti e possono addirittura sfociare in bullismo. Lo suggerisce uno studio condotto da un gruppo di ricercatori americani, della Clemson University, pubblicato sul Journal of Interpersonal Violence.
Quando è in casa
La ricerca ha riguardato 27 coppie di fratelli che durante l’adolescenza sono stati protagonisti di episodi di bullismo domestico. Gli autori hanno ascoltato le testimonianze di tutti i partecipanti. Hanno così scoperto che il 78% di loro riteneva di essere stato vittima di bullismo da parte di un fratello, mentre l’85% affermava di essere stato il bullo. Gli esperti hanno commentato che queste percentuali sono di gran lunga più elevate rispetto alle statistiche sul bullismo. Probabilmente gli episodi di angherie tra fratelli sono considerati meno gravi di quelli fra compagni di scuola. Al punto che il responsabile non si sente, poi, così in colpa ed è meno restio a confessare quanto ha fatto.
A maggior rischio di ansia e depressione
Eppure le aggressioni tra fratelli non sono innocue, al contrario. Secondo un’altra ricerca americana, della University of New Hampshir, pubblicata sulla rivista scientifica Pediatrics, possono avere conseguenze sullo sviluppo psicologico. Anche se i comportamenti aggressivi di un fratello su un altro sono rari possono lasciare cicatrici profonde. Le vittime possono avere un peggioramento della salute mentale anche da adulti. In particolare, hanno un rischio maggiore di ansia e depressione.
Cosa possono fare i genitori
Secondo gli esperti, alla luce di queste scoperte, è importante che i genitori non sottovalutino eventuali problemi tra fratelli. Piccoli litigi, gelosie, conflitti e rivalità sono normali, ma solo se non superano certi limiti. Se il rapporto tra fratelli è fatto solo di schiaffi, spintoni, insulti, prese in giro, dispetti è meglio parlarne con il pediatra.