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Il bruxismo negli adolescenti, ossia il digrignare i denti soprattutto durante il sonno, potrebbe essere spia di bullismo. È quanto sostiene uno studio realizzato su un gruppo di ricercatori brasiliani e pubblicato sulla rivista medica Journal of Oral Rehabilitation, da cui emerge che i ragazzi che subiscono intimidazioni a livello verbale dai loro compagni corrono un rischio superiore di quasi quattro volte di digrignare i denti durante il sonno rispetto ai coetanei che non hanno subito vessazioni.
Più di 300 adolescenti sotto controllo
I ricercatori dell’Universidade Federal de Minas Gerais di Belo Horizonte (Brasile), coordinati da Daniele Manfredini dell’Università di Padova, hanno sottoposto a 309 ragazzi della cittadina brasiliana di Itabira tra i 13 e i 15 anni un questionario diretto a scoprire se soffrissero di bruxismo e se fossero stati vittime o responsabili di atti di bullismo verbale.
Vessazioni verbali
Dai dati raccolti è emerso che il bruxismo negli adolescenti può far sospettare che il ragazzo subisca atti di bullismo verbale: in particolare gli adolescenti che erano stati oggetto di vessazioni da parte dei compagni di scuola avevano una probabilità quasi quadrupla di soffrire di bruxismo, disturbo che può provocare problemi alla dentatura, ma anche all’articolazione della mandibola e, quindi, alla masticazione e al benessere del cavo orale in generale.
Un indicatore importante
Come spiega Nigel Carter della Oral Health Foundation, che ha commentato i risultati della ricerca, “il bruxismo negli adolescenti digrignare può apparire un problema non prioritario, eppure non va sottovalutato, in quanto potrebbe costituire un indicatore importante per aiutare a identificare le vittime di bullismo nelle fasi iniziali”.