Argomenti trattati
Tutti, perlomeno a grandi linee, hanno sentito parlare dei possibili rischi delle iniezioni di botulino. Pochi sanno che essi non riguardano solo l’aspetto fisico, ma potrebbero coinvolgere anche la sfera emozionale. Specialmente, se eseguite sui ragazzi. È la conclusione cui è giunto uno studio pubblicato sul Journal of Aesthetic Nursing.
È una tossina
Il botulino è una tossina che agisce causando una paralisi temporanea dei muscoli del corpo. Quando entra nell’organismo, infatti, blocca l’acetilcolina, il neurotrasmettitore responsabile della contrazione muscolare. Da tempo viene usato in medicina, per creare una sorta di paralisi temporanea dei muscoli dell’area interessa e, di conseguenza, uno spianamento delle rughe. Il botulino viene iniettato tramite infiltrazioni eseguite sotto il derma.
Non piace solo alle donne mature
Se fino a poco tempo fa le iniezioni di botulino erano apprezzate soprattutto delle donne, ora sono molto amate anche dai ragazzi. Insomma, dalle madri alle figlie. Sembra incredibile, ma è così. Secondo le stime degli esperti, infatti, sono sempre più numerosi gli under trentenni che si rivolgono al medico o al chirurgo estetico per sottoporsi a questo trattamento. La ragione? Il desiderio di apparire perfetti come i propri idoli.
Mette a rischio la mimica facciale
Il problema è che le iniezioni di botulino non sono affatto innocue. Non solo rischiano di bloccare la mimica facciale, rendendo il volto totalmente inespressivo, ma potrebbero compromettere anche la crescita emotiva dei ragazzi. “L’abilità umana di provare una vasta gamma di emozioni dipende in larghissima parte delle espressioni che il nostro volto è in grado di assumere e bloccando questa incredibile varietà in un’età cruciale si rischia di mortificare la crescita emotiva” spiegano gli autori della ricerca.
Si disimpara a manifestare il proprio stato d’animo
Secondo gli esperti, l’uso massiccio del botulino in giovane età, rischia di compromettere la capacità di apprendere e manifestare le emozioni. In pratica, gli adolescenti non potendo più sorridere, accigliarsi, corrucciarsi come vogliono, disimparerebbero a farlo. Non solo: con il tempo, non sarebbero nemmeno più in grado di riconoscere le espressioni degli altri. Non riuscirebbero più a trasmettere il loro stato d’animo attraverso lo sguardo, la posizione delle labbra, la mimica delle guance né a capire quello altrui. Questo sarebbe un grave danno per la loro crescita emotiva e per la loro abilità empatica.
Il ruolo dei genitori
È anche per queste possibili conseguenze che i genitori dovrebbero cercare di dissuadere i figli da un eventuale ritocco estetico. I medici stessi sono chiamati a svolgere il ruolo dei “grilli parlanti”.