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Con l’espressione “binge drinking” si intende l’abitudine a consumare grosse quantità di alcol (almeno 6 bicchieri) in una sola occasione. Questo tipo di comportamento è più presente nei Paesi del nord Europa, ma si è consolidato anche in Italia, tra giovani e meno giovani, soprattutto di sesso maschile.
Tanto alcol negli adolescenti
L’abuso di alcol riguarda 3,8 milioni di consumatori (2,8 milioni maschi), di cui 830mila tra gli 11 e i 25 anni (21,8% del totale) che arrivano all’intossicazione. Questo è il quadro dell’Istituto superiore di sanità, che ha fotografato la situazione pre-covid del 2019. I dati sono stati presentati alla vigilia dell’Alcohol prevention day. Nel 2019 i binge drinker sono stati il 10,8% tra gli uomini ed il 3,5% tra le donne sopra gli undici anni. Lo studio ha dimostrato nel 2019 maggiori livelli di consumo nella fascia tra i 18 ed i 24 anni (16% dei giovani), tra questi il 20,6% maschi e l’11% femmine. Sono oltre 36 milioni i consumatori di alcolici nel 2019 (20 milioni maschi e 16 milioni femmine): il 77,8% dei ragazzi italiani di 11 anni e più e il 56,5%, delle giovani italiane.
Astemi in diminuzione
Nel 2019 sono stati rilevati il 18,3% tra gli uomini ed il 38,1% tra le donne di astemi, per queste ultime il trend diminuisce del 3,4% rispetto all’anno precedente. I dati non sono buoni soprattutto tra minori ed adolescenti. A rischio sono i 750mila minorenni, tra 16 e 17 anni (42,2% maschi; 39,2% femmine), seguiti da oltre 2,7 milioni di anziani over 65 (maschi 34,0%; femmine 8,6%), età in cui un uomo su tre e una donna su dieci abusano di alcol. La prevalenza di consumatori a rischio uomini è superiore alle consumatrici per tutte le classi di età, ad esclusione dei minorenni.