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Sono ormai diversi anni che gli esperti insistono sull’importanza di combattere la sedentarietà e di fare una regolare attività fisica. Eppure, ancora oggi, la quota di persone che segue questa raccomandazione è molto bassa. Anche fra gli adolescenti, che invece dovrebbero essere particolarmente attivi vista la loro età. A lanciare l’allarme è l’Organizzazione mondiale dalla sanità in un documento, nel quale afferma che ben l’81% dei ragazzi fra gli 11 e i 17 anni si muove troppo poco.
Le conseguenze della sedentarietà
L’ attività fisica dovrebbe essere una compagna quasi quotidiana della vita degli adolescenti. Muoversi, infatti, non fa bene solo alla salute, ma anche alla psiche: fa divertire, aumenta la socializzazione, accresce l’autostima, insegna a stare in gruppo. Nonostante ciò, meno di 2 ragazzi su 10 praticano regolarmente uno sport. Il risultato? Le conseguenze maggiori di questa tendenza alla sedentarietà si verificano a livello cardiovascolare: secondo l’Oms la mancanza di attività fisica predispone allo sviluppo di diabete, di malattie quali ictus e infarto e di tumore, tanto che si associa a un rischio di morte aumentato del 20-30% rispetto alla media.
Dagli adulti cattivo esempio
La situazione non migliora nelle fasce d’età successive. A livello globale, infatti, circa il 23% degli adulti non è abbastanza attivo: il 20% degli uomini e il 27% delle donne. I meno virtuosi da questo punto di vista sono gli abitanti dei Paesi industrializzati: in questo caso, infatti, la percentuale di “pigri” sale al 26% nel sesso maschile e nel 35% in quello femminile, contro il 12% e 24% dei Paesi in via di sviluppo.
Il piano globale dell’Oms
Nonostante circa l’80% dei Paesi membri dell’Oms abbia sviluppato piani e politiche ad hoc per cercare di incentivare l’ attività fisica tra adolescenti e adulti, solo nel 56% di essi queste misure sono effettivamente operative. Ecco perché l’Oms sta elaborando un Piano d’azione globale, con l’obiettivo di ridurre almeno del 10% la percentuale di persone inattive fisicamente entro il 2025.